Ticino: meno musulmani ma piú interesse per l'Islam

"Molti musulmani sono in Ticino solo di passaggio" - GdP

Giornale del popolo del 23.06.2012
I musulmani in Ticino diminuiscono. È quanto emerge dalle statistiche contenute nel Censimento 2010 della popolazione svizzera sulle appartenenze religiose pubblicate nei giorni scorsi per la prima volta dal censimento della popolazione 2000. I dati evidenziano un aumento del 0,9% del numero di musulmani in Svizzera che oggi rappresentano il 4,5% del totale della popolazione. Il Ticino, tuttavia, si posiziona solo al 14esimo posto nella graduatoria per numero di musulmani residenti (ai primi posti si trovano i Cantoni di Zurigo, Argovia, Berna e San Gallo) con una percentuale molto bassa rispetto al totale della popolazione (circa l’1,7%). Nel 2000 i musulmani nel nostro Cantone erano 5.747, oggi sono 4.960. «la contro tendenza che assistiamo in Ticino me la spiego in parte con il fatto che il nostro è generalmente visto come un Cantone di passaggio e che molti immigrati fanno ritorno nei loro paesi una volta che il contesto laggiù diventa stabile - Nota l'imam della moschea di Lugano-Viganello Samir Jelassi -. Non dobbiamo neppure dimenticare che alcuni scelgono di non dichiarare la loro fede per paura della crescente discriminazione (come evidenziato dall’ultimo rapporto di Amnesty International) o per motivi di privacy»  Anche a livello mediatico spesso l’Islam viene tematizzato soprattutto nel contesto di conflitti politici o di violenza. «Tutta la nostra comunità paga e risente della strumentalizzazione che viene fatta di certi avvenimenti». 

Tuttavia, i segnali incoraggianti ci sono. Nel suo blog la Lega Musulmani Ticino rileva che, secondo recenti statistiche di “Google Trends”, nel nostro Cantone l’interesse per il tema “Islam” è percentualmente più grande che in altre località (la sola città di Lugano si trova al 6° posto in assoluto). «Questi tendenza ci fa piacere e ci dà la spinta a lavorare ancora meglio per far conoscere alla gente questa religione tanto bella quanto incompresa».
In passato la comunità musulmana ha dovuto confrontarsi con momenti particolarmente difficili a seguito degli attentati del’11 settembre 2001 e di altri avvenimenti che hanno caratterizzato la scena politica internazionale. «Per parecchio tempo è circolato un sentimento di paura verso di noi – rileva l’Imam –. Di conseguenza, anche in Ticino, sono maturati diversi pregiudizi». Oltre alla guida delle preghiere, il ruolo dell’Imam Jelassi è anche quello della ricerca della convivenza e del dialogo con tutti i membri della comunità musulmana e con tutte le religioni del Ticino. «Condividiamo con i nostri fratelli cristiani molte tematiche legate all’etica e al rispetto della vita – conclude –. Molte persone credono che tra crstianesimo, islamismo e ebraismo siano più le differenze che i punti di unione. Io invece sostengo il contrario: abbiamo molto in comune e questo va valorizzato, promosso e approfondito».


Di Cecilia Brenni, il "Giornale del Popolo" del 23.06.2012


Forum Dialogo Interreligioso (grigliata Monte Bré)
 

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