AL QAEDA! AL QAEDA! Come fabbricare il mostro in TV


“Quando dici che Saddam Houssein possiede delle armi di distruzione di massa, e vai, uccidi un milione di iracheni, lasci un milione di vedove e 5 milioni di orfani e poi dici “non era vero niente”, dici “non era vero che aveva delle armi di distruzione di massa”. Che cosa puoi dire allora a quelle vedove, a quegli orfani? Che cosa puoi dire loro, che abbiamo fatto un errore?”
Con queste parole inizia il video che vedete sotto, con queste parole che dovrebbero fare riflettere tutti noi, parole che fanno capire con quale facilità e meschina lucidità ci vengono dette delle bugie e vengono generati dei nemici, dei mostri. Solo per creare il consenso alla guerra, alle invasioni.
Diceva Goebbels, non un santo  ma un geniale nazista che sapeva manipolare le masse: “Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità.”
Questo è quello che hanno fatto con noi, per anni. Da anni. E che stanno continuando a fare. Di contro Goebbels diceva anche “quando sento parlare di cultura metto mano alla pistola” perchè sapeva benissimo che un popolo acculturato, un popolo che sa e che ha i mezzi per pensare in maniera critica (la cultura, appunto) non si lascia abbindolare.



laden-qaeda“Avete mai visto un giornalista cacciato da un giornale per aver offeso la verità”? . Una domanda retorica fatta da un personaggio che compare del docufilm “Al Qaeda! Al Qaeda! – Come fabbricare il mostro in TV”, di cui è appena stato diffuso il trailer. Una domanda che spiega la missione del film: denunciare la manipolazione della realtà da parte dei media, sempre meno cani da guardia del potere e sempre più potere autonomo e indifferente alle regole della deontologia, al rispetto della realtà.
“Bufalifici”, luoghi di creazione di scoop fasulli, propalatori di “fattoidi”, e persecutori di innocenti, ecco cosa secondo il docufilm sono divenuti oggi i giornali. Una denuncia contro questa distorsione fatta dall’autore  Luca Bauccio, per la regia di Giuseppe Scutellà, in uscita ad ottobre.
Un film che punterà molto sulla distribuzione capillare e trasversale online. Un racconto che si dipana attraverso storie vere. Come il caso del falso minareto, raccontato da Magdi Allam, ma che era in realtà solo un’antenna della Wind.
Nel film si avvicenderanno – spiegano i produttori di “Diritto Zero” – le storie degli offesi, raccontate con ironia dagli stessi protagonisti di quelle storie e tutte amalgamate dal ruolo di un avvocato (nella vita e nel film) difensore dei diritti dei diffamati.
Nel film si succedono la storia di Beppino Englaro, protagonista della incredibile gogna mediatica legata al dramma della figlia Eluana, la vicenda di Youssef Nada un banchiere musulmano indicato dai giornali e poi da Bush tra i finanziatori di Al Qaeda: tutto falso, come si è potuto dimostrare in seguito. E poi le storie di tante persone comuni, tutte unite dall’unico denominatore: l’avere incontrato sulla loro strada il loro diffamatore, il carnefice che ha tolto loro l’onore, la reputazione, l’identità.” da Youreporter News del 9 settembre 2012
Il film avrà la durata di circa 50 minuti e sarà presentato giovedì 18 ottobre presso il cinema Apollo in Galleria De Cristoforis a Milano. Gli attori, sono tutti non professionisti anche se alcuni di loro, come Beppino Englaro o Youseff Nada, sono comunque personaggi noti.
Il film sarà distribuito attraverso i canali “non ufficiali”, non apparirà dunque nelle sale cinematografiche ma sarà disponibile in Rete, su iTunes..etc. e il sarà posto in vendita al prezzo “popolare” di 8/10 euro. (fonte)




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