"Professare la fede è un nostro diritto" - Il Caffé
Il Caffé, 09.12.2012
L’appello L’imam di Viganello, Jelassi Radouan Samir, chiede più attenzione alle autorità
Ti-Press L’IMAM Jelassi Radouan Samir, capo religioso della Lega dei musulmani e membro della Commissione federale sul dialogo |
“Il problema dei luoghi di culto è un problema reale”. L’imam Jelassi Radouan Samir, è un uomo di dialogo. Usa parole pacate per ribadire l’esigenza di avere più spazi di preghiera, “perché la comunità musulmana è formata da cittadini che lavorano, pagano le tasse, votano, sono integrati nella vita sociale, economica e culturale di questo Paese. Hanno diritti e doveri come tutti. E tra i diritti c’è anche quello, riconosciuto dalla nostra Costituzione, della libertà di culto”.
L’imam Jelassi Radouan Samir, leader spirituale della Lega dei musulmani in Ticino, insiste sulla necessità delle moschee: “Chi viene a Viganello vede che abbiamo spazi molto ridotti. La nostra è una comunità in crescita, abbiamo tanti giovani. E poi una moschea non è unicamente un luogo di culto, anche se questa è la sua prima funzione, ma anche uno spazio d’aggregazione, aperto ai cittadini che vogliono conoscere la realtà dei musulmani”.
L’imam racconta che in questi ultimi anni attorno al mondo islamico c’è stato molto interesse. “Tanti vengono da noi anche soltanto per capire, vogliono conoscere i valori e i principi dell’Islam - prosegue -. Poi non dimentichiamo che siamo stati tra i primi fondatori del gruppo che promuove il dialogo interreligioso, e che lavora da sei anni sul territorio. Siamo impegnati nel confronto con la società, per promuovere una convivenza pacifica. Questo è un nostro grande impegno, sottolineato anche da studi di diverse università della Confederazione”.
Il problema delle moschee è vecchio. E non vale soltanto per il Ticino.
“Faccio parte della commissione federale per il dialogo tra le religioni - spiega l’imam - e di questo problema abbiamo discusso più volte a Berna. Servono luoghi di culto adatti, visibili. Il nostro lavoro deve essere valorizzato, riconosciuto e sostenuto dalle autorità con le quali abbiamo un dialogo costante”. Una richiesta, quella dell’imam girata alla Città di Lugano: “Nella quale viviamo. Questa è la nostra terra, la Svizzera, un modello di felice convivenza multiculturale, plurilingue, con una grande tradizione di libertà”.
Leggi anche:
Bene
ReplyDelete