Basta istigare odio, ci meritiamo il rispetto

COMUNICATO STAMPA

Lugano, 06.06.2013

Presa di posizione della Lega dei Musulmani in Ticino in merito ai manifesti razzisti dei giovani UDC




La maggioranza delle persone della nostra comunità in Ticino è ben integrata, sia socialmente che professionalmente. Abbiamo donne e uomini che contribuiscono alla crescita e al benessere di questo paese come medici, ingegneri, economisti, artigiani, insegnanti, cuochi ... per citare solo alcuni esempi.
Queste persone si sono impegnate,  hanno svolto una formazione ed ottenuto un diploma. Ogni mattina si alzano, vanno a lavorare e terminata l'attività si occupano della loro famiglia.

Molti di questi lavoratori sono di nazionalità Svizzera.

Come devono sentirsi emotivamente nel vedere le immagini sui manifesti distribuiti dai giovani UDC? Quali sentimenti deve provare una persona d'origine africana o una donna con il velo nel vedersi rappresentati come approfittatori e parassiti, nonostante tutto il loro impegno nella società svizzera?

Queste immagini non fanno altro che alimentare il pregiudizio verso la comunità musulmana e fomentare atteggiamenti xenofobi. Si tratta di una politica che mina la pace sociale e la convivenza pacifica, seminando zizzania, intolleranza e odio per "il diverso".  Oltre a ciò rischia di danneggiare l’immagine della Svizzera come paese tollerante di lunga tradizione multiculturale.

Un primo passo era già avvenuto con i manifesti che rappresentavano i minareti come missili e accanto la donna in burqa, immagine che dava immediatamente l'equazione “musulmani uguale  terroristi”.  C'è ora in corso la campagna per la votazione "contro la dissimulazione del volto", in realtà una campagna contro l'islam, come dichiarato da alcuni politici di estrema destra. Non sono certo questi  i veri problemi del nostro Cantone.

Ora per completare il quadro ecco i manifesti dell'UDC ad alimentare sentimenti xenofobi e razzisti, che purtroppo in parte già esistono. Sono infatti sempre più numerose le testimonianze di persone musulmane, in particolare donne con il velo, che sono state oggetto di commenti razzisti. Per il momento si è trattato di episodi di xenofobia a livello di commenti, già di per sé inaccettabili. Ci chiediamo però: che cosa si aspetta per intervenire? Che avvenga un atto di aggressione e di violenza?

Questo manifesto e i toni usati dai giovani di estrema destra, ci fanno ricordare le campagne propagandistiche degli anni 1930 e 1940 in Europa. Purtroppo questi giovani non hanno la memoria storica di quei dolorosi eventi e stanno scivolando in quella direzione, anche per la mancanza di saggi consigli.

La Lega dei Musulmani auspica una presa di posizione decisa da parte del Governo ticinese per dire basta a questi continui attacchi alla comunità musulmana, basta alla discriminazione, basta alla strumentalizzazione delle minoranze indifese per motivi elettorali. Chiediamo al Governo di sostenere la convivenza pacifica e la cultura del rispetto.

La Lega dei Musulmani in Ticino
Il Presidente
Gasmi Slaheddine

Teleticino - Comunità islamica sul piede di guerra

Comunità islamica sul piede di guerra
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Domanda: 
Secondo i giovani UDC noi confondiamo il piano politico con il piano religioso, allora quante sono le donne con il burqa che hanno ottenuto e abusato del diritto di asilo in Svizzera? Se il numero é statisticamente esiguo, allora non ha nemmeno senso inserire questa figura nel vostro manifesto come provocazione politica, ma serve solo a cercare facili consensi e rafforzare lo stereotipo negativo nei confronti delle donne musulmane, esponendole maggiormente alla rabbia della popolazione.

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