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Showing posts from November, 2013

Intervista all'imam Jelassi sulle violenze in Medio Oriente - GdP

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"L'estremismo islamico non ha ragione di esistere" di Gregorio Schira Fonte: Giornale del Popolo del 22.11.2013 Appello ai moderati  In un editoriale apparso negli scorsi giorni sul GdP, il direttore Claudio Mésoniat faceva suo l’appello lanciato da padre Piero Gheddo il giorno prima. Una richiesta ai musulmani moderati a protestare per i crimini commessi nel mondo in nome dell’islam. Sono sempre di più, infatti, gli attacchi compiuti da questi estremisti contro le comunità cristiane nel mondo. «Non si può più tacere», scriveva Gheddo.  E il nostro direttore gli faceva eco, titolando il suo editoriale: «Islam moderato, batti un colpo». Giornale del Popolo, 22.11.2013 Imam Jelassi, in un suo recente editoriale il direttore del GdP ha fatto sue le parole di padre Piero Gheddo  e ha lanciato un appello ai musulmani moderati a condannare le violenze perpetrate da estremisti islamici in vari Paesi del mondo. Come reagisce? Comprendo e condivido l’appello di Mésoniat. La sua è ...

La condanna del terrorismo e di chi manovra queste violenze (Sermone del 22.11.2013)

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Sermone del Venerdì, in italiano dal minuto 19:44 Tema: La condanna senza mezzi termini di ogni forma di violenza contro ogni creatura di Dio. Il discorso di tra JA'FAR IBN ABI TALIB e il RE NEGUS d'Abissinia. La domanda su chi sia effettivamente dietro a tutte queste violenze nei paesi musulmani. Leggi anche: Comunicato stampa: cordoglio attentato a Marrakesh Sermone sul terrorismo e le minoranze  

La "Ashurà", Mosè, Faraone, il ritorno di Gesù e la giustizia (Sermone del 15.11.2013)

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Sermone del venerdì Il digiuno dei musulmani per ringraziare Allah di aver salvato Mosè e il suo popolo dalla tirannia del Faraone, l'enorme rispetto dei musulmani verso tutti i profeti di Dio, l'attesa del ritorno di Gesù come salvatore per combattere l'anticristo (masih al-dajjal) insieme all'esercito dei musulmani e infine governare il mondo da Gerusalemme secondo il Corano e la Sunnah Leggi anche: La "Ashura", il soccorso a Mosè e la fine del Faraone "Ma l'Islam non rinnega Gesù" - Corriere del Ticino

Prosternazioni: Tra Bibbia e Corano

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PROSTERNAZIONI Fonte:  walidmuslim E' noto a tutti il modo di pregare dei Musulmani. Questo movimento detto "prosternazione", in arabo  سُجود  (Sujud) è l'atto massimo di "sottomissione volontaria" che un uomo può compiere (da cui deriva la parola Musulmani  مُسْلِمُونَ   (Muslimun)    :  ovvero Sottomessi a Dio ). Ma come pregavano i Profeti ed anche Gesù (Pace su di Lui)?: Di sicuro non con cori, non con canzoni Gospel, non con chitarre e musica, non alzandosi e sedendosi continuamente o seguendo riti che non riscontriamo in nessun Testo Sacro. Ma senza dilungarci, vediamo cosa dice la Bibbia su come pregavano i Profeti e vediamo (con pochi dei tantissimi Versetti) cosa dice il Corano: BIBBIA Genesi  24 - 52: [52] Quando il servo di  Abramo  udì le loro parole,  si prostrò a terra davanti al Signore . Genesi  14 - 3: [3] Subito  Abramo  si  prostrò con il viso a terra  e Dio parlò ...

La testimonianza del Papa Copto egiziano.

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Schenouda III " I copti - all'ombra della legge islamica- divennero più felici e più sicuri ; furono così anche in passato, quando prevaleva la legge islamica. Siamo pronti a vivere all' ombra dell' equità islamica. L'Egitto sta importando le leggi dall'estero e le applica su di noi, visto che  noi  non adottiamo le leggi dell'Islam. Allora come possiamo accettare le leggi straniere e non accettare quelle dell'Islam?" Il Patriarca "Schenouda" Qua sotto abbiamo la testimonianza di un altro Papa copto Leggi anche: Egitto: Le élite vogliono distruggere l'Islam politico Egitto: I fedeli dell’ancien régime dietro la caduta di Morsi Egitto: Le provocazioni dei Copti per screditare il governo islamico

Il nuovo anno islamico (Sermone del 08.11.2013)

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Sermone del venerdì. In italiano dal minuto 22:31 Tema: Come affrontare un nuovo anno Leggi anche:

"Né burqa né divieti" - Tariq Ramadan - 29.10.2013

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Intervista a Tariq Ramadan: non escludere, non autoescludersi Intervista di Paolo Tognina ( La Regione del 29 ottobre 2013) L’imposizione del burqa e la crociata per il suo divieto sono l’immagine di una società che fatica a integrare tradizioni e culture che ormai ne sono componenti affermate. Tariq Ramadan, docente a Oxford e intellettuale ‘islamico’ tra i più ascoltati torna sulla questione, estendendo la riflessione al tema centrale dello scambio e della persuasione, e invitando a non rendere la religione la sola questione di unità o divisione. «Io non credo che il burqa faccia parte delle prescrizioni dell’islam, e in ogni caso non appartiene alla mia interpretazione dell’islam. Penso che sia il prodotto di una visione letteralista e chiusa». Così Tariq Ramadan, docente di studi islamici all’Università di Oxford, consulente del governo britannico per le questioni legate all’estremismo islamico, autore di numerosi saggi, libri e articoli sull’islam in Europa. Tariq Ramadan è cittad...

Prepararsi per la morte e per il Giorno del Giudizio (Sermone 01.11.2013)

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Sermone del venerdì. In italiano dal minuto 19:55 Tema: ricordare la morte e come fare del bene che resti nel tempo anche dopo la propria morte Leggi anche: Il Giorno del Giudizio (La morte e i segni premonitori dell'Ora)