I Jinn e i demoni
I Jinn
Nel sublime Corano e della nobile Sunnah
di Mustafa Ashour
Traduzione a cura di 'Aisha Farina
Fonte: Huda.it
Introduzione
Che le benedizioni e la Pace siano su Muhammad!
Allah (SWT) l'ha inviato come una Misericordia per i mondi e l'ha inviato a tutti i popoli. Alcuni Jinn che passavano furono attirati dalla sua recitazione del Sublime Corano, si fermarono ad ascoltarlo e, quando ebbe finito, tornarono a trasmettere il messaggio al loro popolo.
Allah (SWT) rivelò allora al Profeta (s):
Di': "Mi è stato rivelato che un gruppo di Jinn ascoltarono e dissero: 'Invero abbiamo ascoltato una Lettura meravigliosa, che conduce sulla retta via; abbiamo creduto in essa e non assoceremo nessuno al nostro Signore'."
(Corano LXXII. Al-Jinn (I Dèmoni), 1-2)
Testimonio che non c'è altra divinità all'infuori di Allah, senza associati!
Ho appreso dal Suo Libro esente da ogni errore che Shaytan è un nemico dichiarato dell'uomo.
Testimonio che Muhammad è il Suo servo e il Suo Messaggero! Egli (SWT) l'ha inviato con la Via del giusto messo per il benessere di tutta l'umanità. Egli (SWT) rivelò allora le Sue Parole senza ambigui-tà:
E di': "Signore, mi rifugio in Te contro le seduzioni dei diavoli, e mi rifugio in Te, Signore, contro la loro presenza vicino a me".
(Corano XXIII. Al-Mu'minun (I Credenti), 97-98)
Che Allah (SWT) benedica Muhammad e tutta la sua famiglia!
Il mondo dei Jinn trabocca di segreti, meraviglie e misteri, ed è questo che stuzzica l'interesse che le persone provano per esso.
Una ricerca dettagliata concernente il termine 'Jinn' nella lingua araba rivela un numero stupefacente di pa-role che vi si riferiscono, sia direttamente che indirettamente. Vi sono nomi designanti i Jinn in quanto real-tà, parole che si riferiscono in maniera generale alla loro interazione con l'umanità, e delle espressioni per de-scrivere in particolare come attaccano gli uomini.
I Jinn hanno alcuni tratti caratteristici, così come l'ambiente che li circonda.
L'accettazione dell'esistenza dei Jinn è una parte integrante della Religione, poiché il Sublime Corano indica l'esistenza di creature che sono appunto chiamate Jinn (demoni), alcune delle quali sono virtuose, altre no.
Coloro che negano l'esistenza dei Jinn rifiutano dunque il Corano. Negano che esista al di là del mondo materiale un mondo invisibile che possiede proprie caratteristiche speciali, come è chiaramente indicato nella scienza degli ahadith. Solo un ignorante o un miscredente può negare questo!
Noi, in quanto Musulmani, dobbiamo credere fermamente in ciò che è stato rivelato dal Signore dei Mondi.
Shaykh Ash-Sharawi ha detto: "E' obbligatorio credere al giudizio della Religione riguardo alle cose concer-nenti l'invisibile. Importa poco che noi le comprendiamo pienamente. La fede ha una vetta e questa vetta consiste nel credere ad Allah (SWT). Se voi credete in Allah (SWT) con tutto il vostro essere e giungete a questa vetta col vostro intelletto, allora dovete accettare tutto ciò che Allah (SWT) vi dice, che il vostro intelletto lo comprenda oppure no".
Così questo libro che Allah (SWT) ci ha permesso di scrivere è un appello chiaro verso un puro monoteismo ed una sincera adorazione di Allah (SWT) solo, ed è stato scritto con l'intento di confutare le innovazioni, le superstizioni e le favole che generalmente si trovavano e si trovano tra la gente, nel passato e nel presente. Presenta al lettore il mondo dei Jinn così com'è, fondandosi sul Sublime Corano, la Nobile Sunnah , le tradizioni autentiche e le parole dei Sapienti.
Spero di aver presentato la verità in forma semplice, diretta e chiara. La soddisfazione di Allah (SWT) è il mio solo obiettivo ed il mio successo non è dovuto ad altri che ad Allah (SWT). Mi sono rimesso a Lui e a Lui mi rivolgo.
Mustafa Ashour
Il Cairo, Dhu'l-Qa'da 1407 H
La realtà dell'esistenza e la natura del mondo dei Jinn
Numerose persone, tanto nel passato come nel presente, hanno negato o negano l'esistenza dei Jinn. Alcuni rigettano completamente la loro esistenza, mentre altri pretendono che i Jinn siano nient'altro che un modo di descrivere le cattive inclinazioni dell'animo umano corrotto, e in maniera analoga, secondo costoro, gli Angeli non sarebbero altro che le buone inclinazioni di quest'animo.
Al contrario, esistono molte prove della loro reale esistenza. I versetti coranici menzionanti l'esistenza dei Jinn sono numerosi, e noi ne citeremo solo alcuni:
Non ho creato i Jinn e gli uomini altro che perché M'adorassero
(Corano LI. Adh-Dhariyat (Quelle che spargono), 56)
Invero c'erano degli uomini che si rifugiavano presso i Jinn, e questo non fece che aumentare la loro follia
(Corano LXXII. Al-Jinn (I Demoni), 6)
Di': "Mi è stato rivelato che un gruppo di Jinn ascoltarono e dissero: 'Invero abbiamo ascoltato una Lettura meravigliosa…'."
(Corano LXXII. Al-Jinn (I Demoni), 1)
E in precedenza creammo i Jinn dal fuoco di un vento bruciante
(Corano XV. Al-Hijr, 27)
Vi sono anche numerosi ahadith del Profeta (s) riguardanti questo argomento, per esempio questo: "Vi sono tre categorie di Jinn. Una può volare nell'aria, un'altra penetra nei cani e nei serpenti, e un'ultima categoria risiede in un luogo fisso, ma viaggia nei dintorni". (riportato da al-Hakam, at-Tabarani e al-Bayhaqi).
Vi sono moltissimi altri ahadith che forniscono la prova, senza alcun equivoco, dell'esistenza dei Jinn, alcuni dei quali saranno menzionati più avanti in questo libro.
CHI SONO I JINN?
I Jinn fanno parte della Creazione di Allah (SWT), sono differenti dagli uomini e dagli Angeli, ma possiedo-no alcune caratteristiche in comune con l'essere umano, quali ad esempio l'intelligenza, il discernimento, il libero arbitrio e dunque la possibilità di scegliere il bene e il male, il vero e il falso.
Sono diversi dall'essere umano in alcuni dominii fondamentali, particolarmente in ciò che concerne la loro origine, perché non sono stati tratti dalla stessa materia con cui è stato creato l'essere umano.
A PARTIRE DA COSA SONO STATI CREATI I JINN?
Allah (SWT) ci dice in numerosi versetti del Sublime Corano che Egli ha creato i Jinn a partire dal fuoco. Per esempio:
Creò l'uomo di argilla risonante come terraglia, e i Jinn da fiamma di un fuoco senza fumo.
(Corano LV. Ar-Rahman (Il Compassionevole), 14-15)
'Senza fumo' significa che si tratta dell'estremità della fiamma, secondo Mujahid (r), Ibn 'Abbas (r) e altri. Un'altra interpretazione sostiene che queste parole designano il migliore ed il più puro dei fuochi.
An-Nawawi dice che 'un fuoco senza fumo' designa le fiamme mescolate alla nerezza del fuoco.
Il Messaggero di Allah (s) ha anche menzionato la creazione dei Jinn a partire dal fuoco quando ha detto: "Gli Angeli furono creati dalla luce e i Jinn furono creati da un fuoco senza fumo e Adamo fu creato a partire da ciò che vi è stato descritto" (riportato da Muslim).
Ma la domanda seguente potrebbe essere posta: Allah (SWT) ci informa che i Jinn sono creati dal fuoco e ci informa anche che le fiamme feriscono e bruciano i Jinn, dunque come può il fuoco bruciare il fuoco?
La risposta è che Allah (SWT) ha apparentato i Jinn e gli Shayatin al fuoco nello stesso modo in cui l'uomo è apparentato alla terra, all'argilla e al fango. Bisogna comprendere che l'origine degli umani si trova nell'ar-gilla, ma gli umani non sono costituiti di argilla. Nello stesso modo, i Jinn sono legati al fuoco solamente a livello della loro origine.
La prova è data dall'hadith che riporta l'Imam Ahmad Ibn Hanbal, risalente ad Abu Sa'id al-Khudri (r):
"Il Messaggero di Allah (s) si alzò per effettuare la preghiera dell'alba ed io pregavo dietro di lui. Durante la recitazione si confuse. Quando ebbe finito la preghiera disse: 'Se mi aveste potuto vedere mentre impugnavo Iblis e come ho tenuto stretta la sua gola fino a sentire la freschezza della sua saliva tra il mio pollice ed il mio indice… Se mio fratello Sulayman (Salomone *) non mi avesse supplicato di lasciarlo, l'avreste trovato legato questa mattina ad uno dei pilastri della moschea, così che i bambini di Madinah potessero tormentarlo. Nessuno deve lasciare che qualcuno si interponga tra lui e la qibla'.".
Come potrebbe la saliva di un essere fatto di fuoco essere fresca? Se i Jinn possedessero ancora la loro natura originaria, non avrebbero saliva.
Anche l'hadith seguente indica che i Jinn non possiedono più la loro natura di fuoco. Il Profeta (s) disse: "Il nemico di Allah, Iblis, ha cercato di bruciarmi il viso con un tizzone ardente" (riportato da An-Nisai, risalente ad Abu'd-Darda (r), nel capitolo "maledire Iblis e cercare rifugio contro di lui presso Allah (SWT) nella pre-ghiera").
L'Imam Ahmad riporta che un uomo domandò ad 'AbdurRahman Ibn Khanbash (r) che cosa il Messaggero di Allah (s) facesse quando gli shayatin cercavano di attaccarlo. 'AbdurRahman (r) rispose che un giorno alcuni shayatin si scagliarono sul Messaggero di Allah (s), rincorrendolo lungo diverse valli e gole di monti, e tra loro vi era uno shaytan che teneva un tizzone ardente con cui voleva bruciare il Messaggero di Allah (s). 'AbdurRahman (r) disse che il Profeta (s) si inquietò e Ja'far (r) confermò che non vi era dubbio in propo-sito. 'AbdurRahman (r) continuò: "Egli (s) cominciò ad esitare e Jibril (Gabriele *) arrivò e gli disse: 'Muham-mad, parla!'. Rispose: "Cosa devo dire?". Jibril disse: 'Di': Cerco rifugio mediante le parole perfette di Allah (SWT), che nessun essere oltrepassa, contro il male di ciò che Egli ha creato e contro il male di ciò che scende dai cieli e di ciò che vi sale, e contro il male di ciò che è seminato nella terra e contro il male di ciò che ne esce, e contro il male delle tentazioni della notte e del giorno, e contro il male di qualunque visitatore, tranne un visitatore che porta il bene; o Tu, il Più Misericordioso!'. Il fuoco degli shayatin allora si estinse e Allah (SWT) li mise in fuga".
Questa testimonianza mostra chiaramente che se i Jimm fossero come fiamme brucianti, gli ifrit o shayatin non avrebbero bisogno di trasportare un tizzone ardente per bruciare qualcuno.
Poiché la mano di uno shaytan o di un ifrit non brucia un essere umano toccandolo, contrariamente ad un vero fuoco, questo dimostra che il fuoco in loro è sopraffatto da altri elementi, così che le loro membra o ciò che promana dal corpo (come la saliva) sono freddi, così come ha detto il Profeta (s): "…finché ho sentito la freschezza della sua saliva…".
Non vi è alcun dubbio sul fatto che essi mangino e bevano così come noi umani mangiamo e beviamo, e questo nutrimento fa crescere il loro corpo.
QUANDO FURONO CREATI I JINN?
I Jinn furono creati prima degli esseri umani, come appare chiaramente dal seguente versetto. Allah (SWT) dice:
Creammo l'uomo con argilla secca, tratta da mota impastata. E in precedenza cream-mo i Jinn dal fuoco di un vento bruciante.
(Corano XV.Al-Hijr, 26-27)
LE CATEGORIE DI JINN
Esistono tre categorie di Jinn, com'è indicato nell'hadith del Profeta (s) in cui egli disse: "Vi sono tre categorie di Jinn. Una può volare nell'aria, un'altra penetra nei cani e nei serpenti, e un'ultima categoria risiede in un luogo fisso ma viaggia nei dintorni" (riportato da al-Hakam, at-Tabarani e al-Bayhaqi con un isnad sicuro).
Abu'd-Darda' (r) riporta che il Messaggero di Allah (s) disse: "Allah (SWT) ha creato tre categorie di Jinn; i primi sono sotto forma di serpenti, di scorpioni e di altri animali striscianti. Altri sono come il vento nell'aria. Altri infine sono soggetti al Giudizio e al Castigo".
I JINN HANNO UN CORPO?
Coloro che riconoscono l'esistenza dei Jinn sono in disaccordo su questo punto e vi sono due opinioni preva-lenti; gli uni dicono che i Jinn non hanno corpo, che non si introducono in alcun corpo e che hanno una esi-stenza indipendente.
Gli altri dicono che i Jinn hanno un corpo, ma a questo punto troviamo ancora due diverse opinioni: alcuni sostengono che abbiano un corpo ben definito, con forme personali, e che è assolutamente possibile che il loro corpo abbia una densità non trascurabile.
Secondo altri, il loro corpo è così sottile che i nostri occhi sono troppo deboli per vederlo. E' la sola ragione per la quale noi non possiamo vederli.
Se Allah (SWT) rinforzasse la nostra vista o rendesse i loro corpi più densi, li potremmo vedere. La finezza delle loro forme fisiche è indicata da ciò che dice Allah (SWT):
…Esso (Shaytan) e i suoi alleati vi vedono da dove voi non li vedete…
(Corano VII. Al-A'raf, 27)
Se non ci fosse questa barriera visiva, noi li vedremmo come loro vedono noi e come si vedono tra loro.
Noi non possiamo avere una sicura conoscenza della reale natura del corpo dei Jinn, perché su questo sog-getto non esiste alcuna Parola di Allah (SWT), né alcun hadith del Suo Messaggero (s).
I JINN HANNO ALTRI NOMI?
Sì, e ne menzioneremo alcuni:
Jinni: utilizzato dagli Arabi per designare un Jinn particolare;
'Amir (Jinn residente in un luogo fisso): utilizzato per dire che è tra quelli che vivono con la gente;
Shaytan: utilizzato per un Jinn che è maligno o lo è diventato;
'Ifrit: utilizzato per un Jinni più forte e potente di uno shaytan.
Possiamo domandarci perché siano chiamati 'Jinn'. La risposta è che essi sono nascosti (Ijtinan), come ha detto Allah (SWT):
…Esso (Shaytan) e i suoi alleati vi vedono da dove voi non li vedete…
(Corano VII. Al-A'raf, 27)
I JINN HANNO IL POTERE DI APPARIRE SOTTO ALTRE FORME?
I Jinn possiedono la facoltà di prendere delle forme e di cambiare di apparenza. Possono prendere la forma di serpenti e di scorpioni, di cavalli, vacche, cammelli, montoni, uccelli. Vi sono testimonianze che lo confer-mano.
E' riportato che Shaytan (che Allah lo maledica!) prese la forma di un vecchio uomo del Najd nel momento in cui i Quraysh, riuniti a Dar-an-Nadwa, discutevano sulla sorte che avrebbero dovuto riservare al Messagge-ro di Allah (s): ucciderlo, imprigionarlo o esiliarlo. Shaytan suggerì loro di ucciderlo!
Muslim riporta, sull'autorità di Abu Sa'id al-Khudri (r), che il Messaggero di Allah (s) disse: "Un gruppo di Jinn di Madinah sono divenuti Musulmani. Se uno di voi vede uno di questi Jinn residenti, che lo avverta di par-tire entro tre giorni. Poi, se vi appare di nuovo, allora uccidetelo, perché è uno shaytan".
LE CAPACITA' E I POTERI DEI JINN
I Jinn hanno poteri e capacità che oltrepassano quelle umane. Una di queste facoltà è di potersi muovere in modo straordinariamente veloce.
Il primo esempio che viene in mente a questo proposito è probabilmente la promessa fatta al Profeta Sulayman (*) da un Ifrit tra i Jinn di portare il trono della regina dello Yemen a Gerusalemme in un tempo minore di quello occorrente a Sulayman (*) per alzarsi in piedi:
Un Ifrit disse: "Te lo porterò prima ancora che tu ti sia alzato dal tuo posto, ne sono ben capace e son degno di fiducia".
(Corano XXVII. An-Naml (Le Formiche), 39)
Essi hanno anche la facoltà di prendere forma umana, animale, e altre.
Hanno il potere di alzarsi nei cieli e di mettersi ad ascoltare gli Angeli che parlano dei Decreti di Allah (SWT).
I JINN MUOIONO?
Non vi è nessun dubbio sul fatto che i Jinn siano mortali, perché Allah (SWT) ha detto:
Tutto quel che è sulla terra è destinato a perire, (solo) rimarrà il Volto del tuo Signo-re, pieno di Maestà e di Magnificenza. Quale dunque dei benefici del vostro Signore negherete?
(Corano LV. Ar-Rahman (Il Compassionevole), 26-28)
Il Profeta (s) diceva nelle sue invocazioni: "Mi rifugio nella Tua Potenza! Non vi è altra divinità oltre a Te, o Tu che non muori! I Jinn e gli uomini muoiono" (riportato da Bukhari).
Per ciò che riguarda la durata della loro vita, la nostra sola certezza è a proposito di Iblis (Shaytan), di cui Allah (SWT) dice che Egli (SWT) gli ha accordato una dilazione fino al Giorno della Resurrezione:
"Concedimi una dilazione - disse - fino al Giorno in cui saranno risuscitati". "Invero - disse Allah - tu sei fra quello cui la dilazione è stata data".
(Corano VII. Al-A'raf, 14-15)
Questo versetto indica che altri, a parte Iblis, hanno ottenuto una dilazione. Il Corano non precisa, tuttavia, che tutti i Jinn sono stati trattati così, benché sia possibile che alcuni altri Jinn si siano visti accordare tale di-lazione.
Vi sono alcuni aneddoti che mostrano che i Jinn muoiono; Khalid ibn al-Walid (r) uccise uno shaytan chia-mato al-'Uzza (era un albero che gli Arabi adoravano prima dell'Islam).
Un altro Sahaba (r) uccise un Jinn che aveva preso la forma di una vipera.
Secondo Ibn 'Abbas (r), solo Iblis ricevette la dilazione fino al Giorno del Giudizio.
Wa Allahu A'lam!
COME CAMMINA SHAYTAN?
Il Messaggero di Allah (s) disse: "Che nessuno di voi cammini con un solo sandalo, perché Shaytan cammina con un solo sandalo" (riportato da Muslim, Abu Dawud, Tirmidhi e Ibn Majah).
Disse anche: "Quando uno di voi rompe il cinturino di uno dei suoi sandali, non deve camminare con l'altro, finché non avrà riparato il primo" (riportato da Muslim).
IN QUALE MOMENTO SHAYTAN E' PIU' FREQUENTEMENTE PRESENTE?
Shaytan è maggiormente presente al calare della notte. E' riportato che il Messaggero di Allah (s) disse: "Quando arriva il crepuscolo (maghrib) e si diffonde l'oscurità, non lasciate uscire i vostri bambini, perché gli shayatin si riuniscono in questo momento. Dopo che sarà trascorsa un'ora (dal tramonto), allora lasciateli uscire. Chiudete le porte e invocate il Nome di Allah (SWT), perché Shaytan non apre una porta chiusa"(riportato da Bukhari sull'autorità di Jabir ibn 'Abdullah (r)).
DOV'E' IL TRONO DI IBLIS?
Il trono di Iblis si trova sul mare. L'Imam Ahmad ibn Hanbal riporta sull'autorità di Jabir (r) che il Messagge-ro di Allah (s) ha detto: "Iblis pone il suo trono sul mare. Poi invia le sue armate per il mondo. Quello dei suoi agenti che gli è più vicino è colui che provoca la maggior corruzione. Uno dei suoi inviati viene e gli dice: 'Ho fatto questo e questo…' ed egli gli risponde: 'Non hai combinato niente!'. Poi un altro viene e dice: 'Non l'ho la-sciato (l'uomo) finché non l'ho fatto divorziare dalla sua sposa'. Egli (Iblis) lo stringe allora vicino a sé e gli dice: 'Hai agito bene!'.".
LE AZIONI CHE IBLIS HA COMPIUTO PRIMA DELLA CREAZIONE DELL'UOMO
Al-Baghawi riporta che Iblis fu il primo ad emettere dei lamenti.
Al-Hasan al-Basri (r) disse che Iblis stabilì delle analogie tra le cose e che questo ebbe per conseguenza l'ado-razione del sole e della luna per il tramite delle analogie. Questo significa che Iblis si è guardato e ha compa-rato se stesso ad Adamo (*). E' per questo che ha rifiutato di prosternarsi, benché lui e tutti gli Angeli ne avessero ricevuto l'ordine.
Jabir (r) riporta in un hadith Marfu' (hadith la cui catena di trasmissione risale ad un solo Sahaba) che Iblis fu il primo sulla terra a cantare.
Ibn Aby Shayba riporta che Maymun ibn Mabran disse: "Ho chiesto a Ibn 'Umar (r): 'Chi fu il primo a chiamare l'Isha' (la sera) Utama (oscurità)?'. Rispose: 'Shaytan'.".
IBLIS E' UN JINN O UN ANGELO?
L'Imam Sayyid Qutb (r) nel suo libro "All'Ombra del Corano" spiega che Iblis fa parte dei Jinn:
Iblis non era un Angelo, benché si trovasse tra gli Angeli. Se fosse stato uno di loro, non si sarebbe ribellato. La qualità fondamentale degli Angeli è che non Gli (ad Allah (SWT)) disobbediscono in ciò che comanda loro e Gli obbediscono in tutto.
Il versetto:
…tutti si prosternarono eccetto Iblis…
(Corano II. Al-Baqara ( La Giovenca ), 34)
non implica che egli facesse parte degli Angeli, ma semplicemente che si trovava con loro. Iblis, secondo il Corano, era un Jinn. Allah (SWT) ha creato i Jinn a partire da un fuoco senza fumo. Questa è un'indicazione chiara che egli non era uno degli Angeli.
Alcuni disapprovano questa interpretazione e pensano che il versetto:
E quando dicemmo agli Angeli: "Prosternatevi ad Adamo", tutti si prosternarono, ec-cetto Iblis, che rifiutò per orgoglio e fu tra i miscredenti.
(Corano II. Al-Baqara ( La Giovenca ), 34)
significhi che Iblis era uno degli Angeli.
Certi Sapienti pretendono che fosse un Guardiano del Giardino del Cielo Inferiore (cioè del Paradiso meno elevato) e che fosse il più nobile Angelo della più nobile tribù, ecc.
Ibn Kathir, tuttavia, fa notare che molte delle tradizioni su questo argomento non sono di origine islamica, ma ebraica (Isra'iliyat).
Wa Allahu A'lam!
Esistono al contrario delle prove dell'appartenenza di Iblis ai Jinn:
E quando dicemmo agli Angeli: "Prosternatevi davanti ad Adamo", si prosternarono, eccetto Iblis, che era uno dei Jinn e si rivoltò all'ordine di Allah…
(Corano XVIII. Al-Kahf ( La Caverna ), 50)
Disse (Allah): "Cosa mai ti impedisce di prosternarti, nonostante il mio ordine?". Ri-spose: "Sono migliore di lui, mi hai creato dal fuoco, mentre creasti lui dalla creta".
(Corano VII. Al-A'raf, 12)
Vi è inoltre il fatto che Iblis ha una discendenza, mentre gli Angeli non ce l'hanno.
In più, Allah (SWT) dice a proposito degli Angeli:
…non disobbediscono a ciò che Allah comanda loro e seguono quello che viene loro ordinato.
(Corano LXVI. At-Tahrim (L'Interdizione), 6)
Gli Angeli sono creati a partire dalla luce e i Jinn a partire dal fuoco. Il Messaggero di Allah (s) disse: "Gli Angeli furono creati a partire dalla luce, i Jinn furono creati da un fuoco sena fumo e Adamo (*) fu creato a par-tire da ciò che vi è stato descritto" (riportato da Muslim sull'autorità di 'Aisha (r)).
I JINN SONO GELOSI? POSSONO NUOCERE?
Sì, esistono due categorie di 'malocchio' ('ayn), quello degli uomini e quello dei Jinn.
Umm Salamah (r) raccontò che il Profeta (s) vide una serva dal colorito giallo e disse: "Esorcizzatela. E' stata afflitta dal malocchio" (riportato da Bukhari nel 'Libro della Medicina'). Al-Husayn ibn Mas'ud al-Bara' (r) disse che questo colorito era dovuto all'influenza del malocchio dei Jinn.
Al-Bukhari riporta sull'autorità di Abu Hurayra (r) che il Profeta (s) disse: "Il malocchio è una realtà e tutti i Profeti (*) hanno vietato il tatuaggio".
I doveri dei Jinn
I Sapienti Musulmani ritengono che i Jinn siano responsabili delle loro azioni. Come prova di questo, citano i versetti del Corano in cui i Jinn sono rimproverati e minacciati di un castigo che Allah (SWT) ha preparato per loro.
Allah (SWT) tratta in questo modo solo coloro che si oppongono ai Suoi Comandamenti e ai Suoi divieti pur essendo in grado di scegliere e di distinguere il bene e il male.
Ibn Muflah dice nel suo libro 'Al-Furu': "…I Jinn sono responsabili dei loro atti. Tra loro, coloro che sono miscredenti entreranno all'Inferno e coloro che credono andranno in Paradiso, secondo l'opinione di Malik e ash-Shafi'i, che Allah sia soddisfatto di loro. Essi (i Jinn) non diventano polvere, contrariamente agli animali, e la ricompensa dei (Jinn) credenti consiste nell'essere salvati dal Fuoco".
Questo è in contrasto con l'opinione di Abu Hanifa e di al-Layth bin Sa'd e di coloro che condividono il loro punto di vista.
Il significato apparente della prima opinione è che i Jinn staranno in Paradiso allo stesso modo degli Umani, in proporzione alla loro ricompensa, contrariamente all'opinione di coloro che, come Mujahid (r), dicono che essi non vi mangeranno né vi berranno, e all'opinione di coloro che, come 'Umar ibn 'Abdul-'Aziz, dicono che essi resteranno solo sulla frontiera del Paradiso. Ibn Hamid dice nel suo libro 'Lawami al-Anwar': "I Jinn sono come gli umani in ciò che concerne i doveri e i riti di culto".
I doveri dei Jinn non sono gli stessi di quelli degli uomini, poiché sono adattati alla loro natura particolare. Ibn Taymiyyah (r) dice nel suo libro 'Majmu al-Fatawa': "I Jinn osservano dei comandamenti in relazione alla loro natura specifica. Essendo radicalmente differenti dagli umani, i loro doveri e limiti sono, necessariamen-te, ugualmente differenti. Tuttavia, come gli umani, sono legati al rispetto di un dominio Halal. Credo che su questo punto vi sia l'unanimità (di vedute) tra i Musulmani…".
VI SONO MESSAGGERI E PROFETI TRA I JINN?
Fu chiesto ad Ad-Dahhak se i Jinn avessero ricevuto un Profeta prima della venuta del Profeta Muhammad (s). Rispose: "Non avete sentito le parole di Allah (SWT):
…Consesso di Jinn e di uomini, non vi sono forse giunti messaggeri scelti tra voi?…
(Corano VI. Al-An'am (Il Bestiame), 130)"
Ad-Dahhak riteneva che questo versetto indicasse l'invio da parte di Allah (SWT) di Messaggeri tra i Jinn.
Tuttavia, questo versetto non indica chiaramente se questi Messaggeri fossero dei Jinn o degli uomini, perché le parole "tra voi" possono applicarsi indifferentemente a ciascuno dei due gruppi, cioè può designare Messaggeri diciascun gruppo oppure di un solo gruppo.
Questo è stato verificato per un gruppo, ossia gli umani.
Vi sono due opinioni divergenti a questo soggetto da parte dei Sapienti. La maggioranza di essi crede che i Messaggeri siano solo umani. Solo una minoranza ritiene che alcuni Jinn siano stati Messaggeri. Ad-Dahhak fa parte di questo gruppo, e Ibn al-Jawzi ha detto che si tratta qui del significato apparente di ciò che il Corano indica a questo soggetto.
PRESSO I JINN E GLI UOMINI
I Sapienti Musulmani sono d'accordo sul fatto che Muhammad (s) sia stato inviato da Allah (SWT) a tutti i Jinn e a tutti gli uomini.
I Compagni (r), i Califfi (r), gli Imam dei Musulmani e tutta la Comunità (Ahl as-Sunnah wa'l-Jama'at) sono unanimi su questo principio fondamentale, come è riportato da Ibn Taymiyyah (r).
La sfida lanciata dal Corano ai Jinn e agli uomini lo conferma:
Di': "Se anche si riunissero gli uomini e i Jinn per produrre qualcosa di simile a questo Corano, non ci riuscirebbero, quand'anche si aiutassero gli uni con gli altri".
(Corano LXXII. Al-Jinn (I Demoni), 88)
Alcuni Jinn diventarono credenti nel momento in cui ascoltarono il Corano:
Di': "Mi è stato rivelato che un gruppo di Jinn ascoltarono e dissero: 'Invero abbiamo ascoltato una Lettura meravigliosa, che conduce sulla retta via; abbiamo creduto in essa e non assoceremo nessuno al nostro Signore'."
(Corano LXXII. Al-Jinn (I Demoni), 1-2)
Allah (SWT) menziona nella Surah 'Al-Ahqaf' questo gruppo di Jinn divenuti credenti dopo l'ascolto del Corano:
E ricorda quando ti conducemmo una schiera di Jinn affinché ascoltassero il Corano; si presentarono dicendosi: "(Ascoltate in) silenzio". Quando poi (la lettura) fu con-clusa, fecero ritorno al loro popolo per avvertirlo.
Dissero: "O popolo nostro, in verità abbiamo sentito (la recitazione) di un Libro rive-lato dopo (quello di) Mosè, a conferma di quello che lo precede: guida alla verità e alla retta via. O popolo nostro, rispondete all'araldo di Allah, non potrà diminuire ( la Sua Potenza ) sulla terra e non avrà patroni all'infuori di Lui. Costoro sono in manife-sto errore".
(Corano XLVI. At-Tahrim (L'Interdizione), 29-32)
Questi versetti coranici sono una prova decisiva del carattere universale del Messaggio del Profeta (s), desti-nato agli uomini come ai Jinn.
Quanto agli ahadith relativi a questo soggetto, uno di essi, riportato da Jabir bin 'Abdullah (r), dice che il Messaggero di Allah (s) ha detto di aver ricevuto cinque cose che nessun altro Profeta (s) aveva avuto prima di lui, e tra queste cose vi è il fatto che la sua Missione è destinata a tutti i popoli, mentre gli altri Profeti (s) furono inviati ognuno al rispettivo popolo.
Al-Jawhari sostiene che 'i popoli' sono gli uomini e i Jinn, mentre Ar-Raghib dice che questo designa tutti gli esseri viventi con una capacità di riflessione. I Jinn possiedono questa capacità.
La parola 'nas' (popolo) viene dall'arabo 'nasa', che significa 'andare e venire'.
Per conseguenza Muhammad (s) è il Messaggero Inviato da Allah (SWT) per gli umani e i Jinn, è allo stesso tempo ammonitore e portatore di buone novelle.
LE RELIGIONI E LE SETTE PRESSO I JINN
Allah (SWT) ci narra che i Jinn hanno detto:
"Tra noi ci sono dei giusti e altri che non lo sono: siamo in diverse sette".
(Corano LXXII. Al-Jinn (I Demoni), 11)
"Tra noi ci sono i musulmani e i ribelli. I musulmani sono quelli che hanno scelto la retta via. I ribelli, invece, saranno combustibile dell'Inferno".
(Corano LXXII. Al-Jinn (I Demoni), 14-15)
I Jinn sono divisi in diverse correnti di pensiero. As-Suddi ha detto: "I Jinn sono come voi. Possono essere Murji'iti, Qadiriti, Rafiditi o Kharigiti".
Murji'iti: setta che credeva che la fede di una persona non fosse intaccata dai suoi atti.
Qadiriti: setta che credeva nella dottrina della totale libertà dell'uomo (rigetto della predestinazione).
Rafiditi: setta che rigettava i primi tre Califfi dell'Islam.
Kharigiti: setta che credeva che commettere dei peccati gravi facesse entrare un Musulmano nella categoria dei miscredenti.
I JINN SONO RICOMPENSATI PER LE LORO AZIONI?
I Sapienti hanno due opinioni a questo riguardo. Gli uni dicono che i Jinn vengono ricompensati per la loro obbedienza e puniti per la loro ribellione. Malik, Ibn Abi Layla, ash-Shafi'i, Ahmad ibn Hanbal e Ibn 'Abbas (che Allah sia soddisfatto di tutti loro) fanno parte di questo primo gruppo.
Il secondo gruppo sostiene che la sola ricompensa dei Jinn sia quella di essere salvati dal Fuoco.
Poi sarà detto loro: "Divenite polvere come gli animali". Questa è la posizione, tra gli altri, di Abu Hanifa e di Layth ibn Abi Salim.
Il Corano indica che i Jinn saranno ricompensati e puniti:
"Tra noi ci sono i musulmani e i ribelli. I musulmani sono quelli che hanno scelto la retta via. I ribelli, invece, saranno combustibile dell'Inferno".
(Corano LXXII. Al-Jinn (I Demoni), 14-15)
Per chi avrà temuto di presentarsi (al cospetto) del suo Signore ci saranno due Giar-dini. Quale dunque dei benefici del vostro Signore (voi due gruppi - di uomini e di Jinn) negherete?
(Corano LV. Ar-Rahman (Il Compassionevole), 46-47)
E così di seguito fino alla fine della Surah 'Ar-Rahman'.
Allah (SWT) si rivolge contemporaneamente agli umani e ai Jinn e promette agli uni come agli altri la ricom-pensa del Paradiso e lo descrive loro affinché lo desiderino ardentemente. Questo indica che essi otterranno ciò che Egli (SWT) ha loro promesso se crederanno.
Vi è inoltre a questo riguardo un hadith nel quale il Profeta (s) disse ai suoi Sahaba (r), dopo la recitazione della Surah n^ LV, "Ar-Rahman": "I Jinn hanno risposto meglio di voi alle Parole di Allah (SWT); ogni volta che udivano il versetto
Quale dunque dei benefici del Vostro Signore negherete?
(Corano LV. Ar-Rahman (Il Compassionevole))
essi rispondevano: 'Signor nostro, non neghiamo nessuno dei benefici, Tu sei il Sapiente!'.".
Tutto ciò ha un senso, perché Allah (SWT) ha minacciato gli ingiusti ed i ribelli tra i Jinn del castigo del Fuoco. Come potrebbero, in queste condizioni, i Jinn obbedienti non entrare in Paradiso, quando Allah (SWT) è il Più Saggio e il Più Giusto?
Dobbiamo notare che, malgrado il disaccordo dei Sapienti sulla punizione dei Jinn dopo il Giorno del Giudi-zio, Allah (SWT) dice nel Suo Libro Sublime:
I ribelli, invece, saranno combustibile dell'Inferno
(Corano LXXII. Al-Jinn (I Demoni), 15)
Aspetti del mondo dei Jinn
Sì, i Jinn si sposano ed hanno dei figli. Questo fatto è indicato nel Libro e nella Sunnah.
Nel Suo Libro, Allah (SWT) dice:
…Prenderete Lui (Shaytan) e la sua progenie come alleati in luogo i Me, nonostante siano i vostri nemici?…
(Corano XVIII. Al-Kahf ( La Caverna ), 50)
Questo versetto indica che si sposano e che procreano. Il Qadi 'AbdulJabbar ha detto: "la sua progenie fa rife-rimento ai figli e alla famiglia".
Il fatto che siano creature sottili non impedisce loro di riprodursi. Molti organismi diventano visibili solo grazie ad un'osservazione dettagliata; il frutto della loro produzione sarà sottile come loro.
Allah (SWT) dice (a proposito delle Huri del Paradiso):
Vi saranno colà quelle dagli sguardi casti, mai toccate da uomini e da Jinn
(Corano LV. Ar-Rahman (Il Compassionevole), 56)
Questo versetto indica che i Jinn possono avere delle relazioni coniugali.
Quanto alla Sunnah, il Messaggero di Allah (s) disse: "I Jinn si riproducono nello stesso modo in cui si ripro-ducono i figli di Adamo. Ma sono più numerosi" (riportato da Qatada (r) e menzionato da Ibn Abi Hatim e Abu'sh-Shaykh in: 'Al-Udhma').
I JINN E GLI UOMINI POSSONO SPOSARSI TRA LORO?
In alcune regioni, la credenza secondo la quale un tale matrimonio può avvenire è abbastanza diffusa.
Qual è il valore di questa convinzione?
Il matrimonio tra umani e Jinn può avere luogo, poiché Allah (SWT) dice a Shaytan il maledetto:
"…Sii loro socio nelle ricchezze e nella progenie…"
(Corano XVII. Al-Isra' (Il Viaggio Notturno), 64)
Il Messaggero di Allah (s) ha detto: "Quando un uomo ha un rapporto con sua moglie e non dice: 'Nel Nome di Allah', anche Shaytan ha in quel momento un rapporto con quella donna" (riportato da ash-Shibli in: 'Akam al-Marjan').
Ibn Jarir riporta che Ibn 'Abbas (r) disse: "Quando un uomo ha un rapporto con la sua sposa mentre quest'ul-tima ha le mestruazioni, Shaytan lo precede. Ella allora concepirà e partorirà un ermafrodito (mukhannath). Questi ermafroditi sono i figli dei Jinn".
Ash-Shibli riporta, basandosi sulla testimonianza del Qadi Jalaluddin ar-Razi, il viaggio che il padre di questi aveva intrapreso per andare a trovare la sua famiglia:
…Dopo essere passati per Ilbira, la pioggia ci obbligò a ripararci, così entrammo in una grotta. Eravamo in gruppo. Mentre stavo dormendo, qualcuno mi svegliò. Vidi una donna circondata da altre donne. Aveva un occhio che sembrava fisso. Disse: "Non avere paura. Sono venuta per sposarti con una delle mie figlie che è come la luna".
Risposi, per paura di lei: "Mi rimetto ad Allah (SWT)". Guardai di nuovo e vidi che erano apparsi degli uomini che avevano un occhio fisso, come la donna che era venuta verso di me. Questi uomini si presentaro-no come se fossero un qadi e dei testimoni. Il qadi procedette al matrimonio e redasse il contratto, che io ac-cettai. Poi si alzarono. La donna tornò con una bella ragazza che, tuttavia, aveva un occhio come quello di sua madre.
La madre ci lasciò. La mia paura e il mio disgusto aumentarono. Cominciai a gettare dei sassolini sulla gente (che dormiva accanto a me) per svegliarli e cominciai a recitare delle invocazioni.
Poi arrivò il momento della partenza.
La giovane ragazza non mi lasciava. Questo stato di cose continuò per tre giorni.
Il quarto giorno, la vecchia tornò a trovarmi e disse: "Sembra che tu non ami questa ragazza. Vuoi separarti da lei?". Io risposi: "Sì, per Allah!". Lei disse: "L'hai divorziata!". Poi se ne andarono e non le rividi più.
Malgrado i numerosi aneddoti che mostrano l'esistenza dei rapporti tra gli umani e i Jinn, alcuni li conside-rano impossibili, perché i Jinn sono stati creati dal fuoco e gli umani dal fango. La risposta a questa obiezione è che né i Jinn né gli uomini possiedono più la loro natura originaria, come abbiamo già rilevato in preceden-za.
I JINN MANGIANO E BEVONO?
Esistono tre opinioni a questo riguardo.
La prima è che i Jinn non mangiano e non bevono. La seconda è che alcuni Jinn non mangiano né bevono, mentre altri lo fanno. La terza è che tutti i Jinn mangiano e bevono.
I sostenitori della terza opinione non sono unanimi sulle modalità con cui essi si nutrono.
Alcuni dicono che l'assorbimento di sostanze nutrienti avvenga soltanto annusando e inalando, e senza masticare né inghiottire. Questa opinione non è però sostenuta da alcuna prova.
Al contrario, degli ahadith 'sahih' confermano l'opinione di coloro che sostengono che i Jinn masticano e inghiottono.
In un hadith trasmesso da Bukhari, è detto che il Profeta (s) domandò ad Abu Hurayra (r) di portargli delle pietre con le quali pulirsi dopo i suoi bisogni. Gli disse: "Non portarmi né ossa né escrementi". Quando Abu Hurayra (r) gli chiese più tardi la ragione di questo divieto, il Profeta (s) rispose: "Fanno parte del cibo dei Jinn. Una delegazione di Jinn Nasibi, che sono i migliori tra i Jinn, è venuta a trovarmi per chiedermi dei viveri per un viaggio. Allora ho invocato Allah (SWT) in loro favore, perché non passassero mai in prossimità di un osso o di un escremento senza poterne ricavare del nutrimento".
Nella 'Sunan' di Tirmidhi, è menzionato l'hadith seguente, con un isnad sicuro: "Non pulitevi con ossa né con escrementi. Sono il cibo dei vostri fratelli tra i Jinn".
Il Profeta (s) ci ha informato che Shaytan mangia con la mano sinistra, e ci ha comandato di fare l'opposto. L'Imam Muslim ha trasmesso sulla testimonianza di Ibn 'Umar (r) che il Profeta (s) ha detto: "Quando uno di voi mangia, deve mangiare con la mano destra. Shaytan mangia con la sinistra e beve con la sinistra".
Questi ahadith provano chiaramente che gli shayatin mangiano e bevono. Alcune persone hanno pensato che l'ultimo hadith citato ed altri simili abbiano solo un senso figurato; non sarebbero, cioè, altro che metafo-re, allo stesso modo in cui dire che il colore rosso è l'ornamento di Shaytan significherebbe semplicemente che Shaytan rende attraente agli occhi della gente il colore rosso, stimolando così i loro desideri di utilizzare questo colore.
Così, Shaytan inciterebbe le persone a mangiare e bere con la sinistra mentre lui stesso non lo farebbe.
Alcuni Sapienti, al contrario, sostengono che vedere le cose in senso metaforico non ha alcun senso quando è possibile interpretarle in senso letterale.
Wa Allahu A'lam.
LE DIMORE E LE TANE DEI JINN
I Jinn vivono dappertutto sulla terra, benché si trovino soprattutto nei deserti, tra le rovine, e nei luoghi impuri come gli ammassi di letame, i bagni e i cimiteri.
Vi sono ahadith del Profeta (s) che ci vietano di pregare in un bagno, perché è il covo degli shayatin, o in un cimitero perché, oltre ad essere un luogo in cui la gente pratica lo 'shirk', le tombe sono anche delle tane per gli shayatin.
I Jinn sono presenti frequentemente anche nei luoghi in cui si possono causare corruzione e atti deviati tra gli uomini, per esempio i mercati. E' per questo che il Profeta (s) diede il seguente consiglio ad un suo Sahaba (r): "Se possibile, non essere il primo ad entrare nel mercato né l'ultimo ad uscirne. E' quello in effetti il campo di battaglia di Shaytan ed egli vi innalza il suo stendardo" (tramandato da Muslim).
Shaytan abita anche nelle case degli uomini. Dire 'Bismillah' lo costringe a fuggire. Muslim e Abu Da'wud riportano, sulla testimonianza di Jabir (r), che il Messaggero di Allah (s) disse: "Quando un uomo menziona il Nome di Allah (SWT) entrando in casa e quando mangia, Shaytan dice a coloro che lo accompagnano: 'Non avete la possibilità di dormire o mangiare in questa casa'. Quando l'uomo invoca Allah (SWT) entrando in casa, ma dimentica di farlo quando mangia, Shaytan dice: 'Potete mangiare qui, ma non potete dormirci'. Se l'uomo non invoca Allah (SWT) entrando in casa, Shaytan dice: 'Potete mangiare e dormire qui'.".
Tra gli altri luoghi in cui Shaytan ama sedersi vi è il luogo che si situa 'tra l'ombra e il sole'. E' per questo che il Profeta (s) vietò alla gente di sedersi là.
GLI ANIMALI DOMESTICI DEI JINN
Il Profeta (s) disse che i Jinn possiedono degli animali. In un hadith sahih trasmesso da Ibn Mas'ud (r) è detto che il Profeta (s) rispose a dei Jinn che gli domandavano provviste di viaggio: "Vi appartengono tutte le ossa che troverete e sulle quali è stato pronunciato il Nome di Allah (SWT), e queste ossa saranno più nutrienti della carne che vi si trovava sopra. E ogni mucchio di letame è una fonte di nutrimento per i vostri animali".
I Jinn e il sapere
Secondo alcuni racconti, certi individui tra i Jinn hanno trasmesso degli ahadith del Messaggero di Allah (s). Ricorderemo qui due versioni di uno di questi racconti.
Ubayy bin Ka'b disse:
Alcune persone si persero mentre erano in viaggio verso Makkah. Quando furono sul punto di morire, si coprirono col loro sudario e si distesero ad attendere la morte. Un Jinn proveniente da un gruppo di alberi venne verso di loro e disse: "Io sono il solo sopravvissuto del gruppo che ascoltò il Profeta (s). L'ho sentito dire: "Il credente è il fratello del credente. Si aiutano e si consigliano l'uno con l'altro". Troverete dell'acqua nel tale luogo… Ecco la strada da percorrere…". Poi li guidò verso l'acqua e mostrò loro la via. (trasmesso da Abu Nu'aym).
In un'altra versione trasmessa da Abu Bakr ibn Muhammad (r) è detto:
Alcune persone partirono per l'Hajj durante il Califfato di 'Uthman (r). Erano distrutti per la sete e passarono accanto ad un luogo dove si trovava dell'acqua salata. Uno di loro insistette perché continuassero a cammi-nare, perché temeva che l'acqua salata li avrebbe uccisi. "Vi è dell'acqua più avanti" disse, e così viaggiarono fino a sera, ma senza trovare l'acqua. Si dissero allora l'un l'altro: "Dovremmo tornare dove c'era l'acqua sala-ta". Partirono a notte fonda e giunsero vicino ad un'acacia. Un uomo molto nero venne verso di loro e li salu-tò: "Carovana!" disse "ho sentito il Messaggero di Allah (s) dire: "Chiunque creda in Allah (SWT) e nel Giorno del Giudizio, deve amare per i Musulmani ciò che ama per se stesso e deve detestare per i Musulmani ciò che de-testa per se stesso". Continuate a camminare finché arriverete ad una collina. Dirigetevi quindi a sinistra, e troverete dell'acqua". Uno di loro disse allora: "Per Allah, doveva essere uno shaytan". Un altro gli rispose: "Uno shaytan non parlerebbe mai come ci ha parlato!…", intendendo dire che era un Jinn credente. Cammi-narono fino al luogo indicato e trovarono dell'acqua.
I PREDICATORI TRA I JINN
Così come vi sono predicatori tra gli umani, così ve ne sono tra i Jinn. Alcuni di essi sono molto dotati nella predica e possiedono una grande saggezza, come ci mostra il seguente racconto.
Abu Khalifa al-'Abdi disse:
Uno dei miei figli morì giovane ed io ne fui sconvolto. Non riuscivo più a dormire. Giuro per Allah, che mentre ero solo in camera nel mio letto e pensavo a mio figlio, qualcuno mi chiamò da un angolo: "Che la Pace e la Misericordia di Allah siano su di te, Abu Khalifa!". Risposi: "E che la Pace e la Misericordia di Allah siano su di te!". Fui molto inquieto e recitai alcuni versetti della fine della Surah 'Al-'Imran', fino al versetto:
…ciò che è presso Allah è quanto di meglio per i caritatevoli.
(Corano III. Al-'Imran, 198)
Poi (il visitatore) disse: "O Abu Khalifa!". Risposi: "Al tuo servizio!".
"Perché vuoi veder vivere tuo figlio in particolare piuttosto che la gente in generale? Chi è più nobile agli occhi di Allah (SWT), tu o Muhammad (s)? Suo figlio Ibrahim morì ed egli (s) disse: "Gli occhi piangono e il cuore è triste, ma noi non diciamo ciò che potrebbe mettere in collera il Signore". O vuoi tu evitare la morte per tuo figlio, quando essa è scritta per tutte le creature? Hai l'intenzione di irritare Allah (SWT) e di opporti al Suo modo di gestire la Sua creazione? Giuro per Allah che se non ci fosse la morte la terra non sarebbe abba-stanza vasta! Se non vi fosse l'afflizione, le creature non beneficerebbero della vita!".
Poi mi chiese: "Hai bisogno di qualcosa?". Io dissi: "Chi sei tu, che Allah (SWT) abbia Misericordia di te?". Disse: "Uno dei tuoi vicini tra i Jinn" (trasmesso da Ibn Abi'd-Dunya).
IL SAPERE DEI JINN A PROPOSITO DELLE DIFFERENTI CATEGORIE DI SAGGEZZA
Ishaq ibn 'Ubaydullah ibn Firwa ha riportato che un gruppo di Jinn presero una forma umana e andarono a casa di un uomo al quale chiesero: "Qual è la cosa che desideri di più?" Quello rispose: "Dei cammelli". Disse-ro: "Ami dunque le perdite, le preoccupazioni, i grandi dolori. Sarai esiliato lontano da coloro che ami".
Poi andarono a trovare qualcun altro. Domandarono: "Quale cosa vorresti avere maggiormente?". L'uomo rispose: "Degli schiavi". Dissero: "E' una fonte di potenza utile, di proprietà e di maledizione, di collera nera". Lo lasciarono per andare da un altro uomo, al quale dissero: "Che cosa desideri di più?" Rispose: "Dei mon-toni". Gli dissero: "Questo rappresenta del nutrimento per colui che mangia e un dono per chi lo chiede. Ma questo non ti sarà d'aiuto in caso di guerra e non ti preserverà dalle preoccupazioni".
Andarono a trovare un altro uomo, al quale chiesero: "Che cosa vorresti possedere?" Egli rispose: "Amo i campi". Dissero: "Questi rappresentano la metà dei mezzi di sussistenza quando vengono coltivati. Ma quan-do non lo sono, non rappresentano niente".
Lo lasciarono per andare da qualcun altro. Dissero: "Che cosa vorresti avere?". Ma quello rispose: "Quanti siete, perché vi possa offrire ospitalità?". Portò loro del pane ed essi dissero: "Il grano è buono". Poi portò loro della carne e dissero: "Un'anima che mangia un'altra anima. Una piccola quantità di questo cibo è meglio che molto". Portò loro dei datteri e del latte ed essi dissero: "Il frutto delle palme ed il latte delle vac-che. Mangiate, in Nome di Allah!" e mangiarono. Chiesero: "Dicci: qual è la cosa più tagliente? Qual è la cosa migliore? Qual è la cosa più profumata?". L'uomo rispose: "La cosa più tagliente è un dente che mastica il cibo per uno stomaco vuoto. La miglior cosa è una nube mattutina che segue una nuvola notturna su una terra fertile. La cosa più profumata è il dolce profumo dei fiori dopo la pioggia". Gli chiesero: "Qual è la cosa che desideri di più?". Rispose: "La morte". Gli dissero: "Desideri qualcosa che nessun altro prima di te ha desiderato". Disse: "Perché? Se sono buono, la morte preserverà le mie buone azioni; se sono malvagio, essa mi proteggerà dal mio stesso male".
Dissero: "Consigliaci e dacci delle provviste per il viaggio". L'uomo portò loro un otre di latte e disse: "Ecco le vostre provviste!". "Dacci un consiglio!" chiesero i Jinn. Rispose: "Dite: NON VI E' DIVINITA' AL DI FUORI DI ALLAH! LA ILAHA ILLA ALLAH! Questo sarà sufficiente per voi, per il vostro avvenire come per il vostro passato".
Lo lasciarono allora, pensando che si trattasse del migliore tra tutti gli umani ed i Jinn!
(trasmesso da Ibn Abi'd-Dunya).
I Jinn e i profeti
E' detto nel libro "Tablis Iblis":
Quando Noè (*) salì nell'Arca, vide un vecchio che non conosceva. Noè (*) gli chiese: "Come sei salito a bordo?" ed egli rispose: "Sono venuto per affliggere i cuori dei tuoi compagni, così che i loro cuori siano con me e i loro corpi con te". Noè (*) disse: "Vattene, nemico di Allah!". Iblis disse: "Vi sono cinque cose che distruggono la gente. Te ne dirò tre e tacerò sulle altre due". Allah (SWT) rivelò allora a Noè (*):"Quelle tre non sono le più importanti. Ordinagli di dirti le altre due". Iblis allora disse: "Queste due cose che distruggono le persone sono la gelosia e l'avarizia. La gelosia fu maledetta e divenne uno shaytan votato alla maledizione. Adamo (*) ricevette il Paradiso intero, ma a causa dell'avarizia ho ottenuto da lui ciò che volevo, ed egli fu espulso dal Paradiso".
SHAYTAN E MUSA (MOSE' *)
E' detto nel libro: "Tablis Iblis":
Iblis incontrò Mosè (*) e disse: "Mosè, Allah (SWT) ti ha scelto per essere il Suo Messagero e ti ha parlato direttamente. Io sono una creatura di Allah (SWT). Ho agito male e voglio pentirmi, intercedi dunque per me presso il tuo Signore, Potentissimo e Maestoso, perché Egli mi perdoni".
Mosè (*) invocò il suo Signore e ricevette come risposta: "Mosè, la tua richiesta è stata esaudita".
Mosè (*) incontrò di nuovo Iblis e gli disse: "Ti è stato ordinato di prosternarti davanti alla tomba di Adamo (*) e allora Egli (SWT) ti perdonerà".
(Iblis) divenne furioso e arrogante e disse: "Non mi sono prosternato davanti a lui quando era vivo, come potrei farlo adesso che è morto?!". Poi Iblis disse: "Mosè, tu hai il diritto di intercedere presso il tuo Signore. Ricordati dunque di me in tre circostanze, finché non sarò distrutto. Ricordati di me quando sei in collera. Io penetro nel tuo cuore e i miei occhi sono nei tuoi occhi e circolo in te così come circola il tuo sangue. Ricordati di me quando ti trovi faccia a faccia con il nemico. Io vengo verso il figlio di Adamo quando è di fronte al nemico e gli ricordo i suoi bambini, sua moglie e la sua famiglia, finché non torna indietro. Diffida dal sederti accanto ad una donna che non è della tua famiglia, perché io sono in quel momento il suo mes-saggero verso di te e il tuo messaggero verso di lei".
SHAYTAN E 'ISA (GESU' *)
Makhul Abu 'Uthman ha detto che un giorno Iblis venne verso 'Isa (*) mentre quest'ultimo stava pregando in cima ad una montagna, e gli disse: "Non credi tu alla predestinazione?". 'Isa (*) rispose: "Certo che ci credo!". Disse Iblis: "Dunque gettati nel burrone e solo ciò che è stato decretato da Allah (SWT) per te ti accadrà!".
'Isa (*) rispose: "Il Signore mette alla prova i Suoi servi. Ma non conviene ai servi provare il loro Signore" (trasmesso da Ibn Abi'd-Dunya).
SHAYTAN PUO' ASSUMERE L'ASPETTO DEL PROFETA MUHAMMAD (s)?
Shaytan non prende la forma del Profeta (s), poiché il Profeta (s) ha detto: "Chiunque mi vedrà in sogno mi avrà veramente visto. Shaytan non può assumere il mio aspetto". (trasmesso da Bukhari e Muslim).
I JINN RENDONO CONTO DELLA MISSIONE DEL PROFETA (s)
Ahmad ibn Hanbal ha trasmesso l'hadith seguente, riportato da Mujahid: "Mentre partecipavamo alla spedi-zione di Rawdas, un vecchio chiamato Ibn 'Isa, che aveva vissuto ai Tempi dell'Ignoranza (jahiliyyah), ci disse: 'Mentre custodivo una vacca per dei miei familiari, sentii una voce proveniente dall'animale: 'O vento! Che parole eloquenti quelle di un uomo che dice: NON VI E' ALTRA DIVINITA' ALL'INFUORI DI ALLAH! LA ILAHA ILLA ALLAH!'. Ritornammo a Makkah, e ci dissero che il Profeta (s) aveva lasciato la città'.".
'Abdullah ibn Ahmad disse che questo hadith è 'gharib' (insolito), ma ha un eccellente 'isnad' (Ash-Shibli lo menziona in 'Ahkam al-Marjan').
In un altro racconto, è detto che una donna di Madinah apprese della venuta del Profeta (s) da un Jinn che viveva presso di lei. Questo Jinn le apparì in forma d'uccello, sul muro della sua casa. La donna gli disse: "Parla e trasmettimi le tue novità". Il Jinn disse: "Un Profeta è stato inviato a Makkah, ha vietato ad alcuni di noi di restarvi e ci ha vietato la fornicazione".
Selezione di tratti caratteristici dei Jinn
Allah (SWT) ha dato ai Jinn la facoltà di attraversare grandi distanze in poco tempo, come provano le sue parole:
Un Ifrit disse: "Te lo porterò (il trono della regina dello Yemen) prima ancora che tu ti sia alzato dal tuo posto…"
(Corano XXVII. An-Naml (Le Formiche), 39)
Se qualcuno, ad esempio, interroga un Jinn a proposito di qualcun'altro che vive in un Paese lontano o a proposito di un avvenimento accaduto in quel tale Paese, è possibile che il Jinn conosca la risposta, oppure potrà andare velocemente a chiedere informazioni.
Ma per ciò che riguarda il fatto di interrogare i Jinn sulle cose che non si sono ancora verificate, e poi credere alle loro risposte, questa è miscredenza.
Mu'awiyya bin al-Hakam ha riportato che al Profeta (s) fu chiesto un parere a proposito degli indovini, ed egli disse:"Non andate da loro". Nel Sahih di Muslim è riportato che il Messaggero di Allah (s) disse: "La preghiera di colui che consulta un indovino ('arraf) non sarà accettata per 40 giorni".
Ibn al-Athir ha detto che un 'arraf è un astrologo che pretende di conoscere l'ignoto che solo Allah (SWT) conosce.
L'INCATENAMENTO DEI JINN RIBELLI DURANTE IL RAMADAN
Muslim ha trasmesso un hadith marfu' riportato da Abu Hurayra (r), secondo il quale il Profeta (s) disse: "Quando arriva il mese di Ramadan, le porte del Paradiso sono spalancate, le porte dell'Inferno sono chiuse e gli shayatin sono incatenati".
'Abdullah bin Ahmad ha detto: "Interrogai mio padre a proposito dell'hadith "…quando arriva il mese di Ramadan…gli shayatin sono incatenati" per sapere se fosse autentico. Mi rispose: 'Sì'. Io allora dissi: 'Ma un uomo subisce cattive tentazioni durante il Ramadan e Shaytan gli tende delle trappole'. Egli disse: 'Ti ho riportato l'hadith come mi è stato riportato'.
Wa Allahu A'lam.
VI SONO DEGLI UMANI CHE ADORANO I JINN?
Alcune persone adoravano un gruppo di Jinn.
Poi arrivò il momento in cui alcuni Jinn divennero Musulmani, ma queste persone continuarono ad adorarli. Infine Allah (SWT) rivelò:
Quelli stessi che essi invocano, cercano il mezzo di avvicinarsi al loro Signore, spera-no nella Sua Misericordia e temono il Suo castigo. In verità il castigo del Signore è temibile!
(Corano XVII. Al-Isra' (Il Viaggio Notturno), 57)
PERCHE' I JINN E GLI SHAYATIN
OBBEDISCONO AGLI INCANTESIMI E AI TALISMANI?
I Jinn miscredenti e, fra loro, gli shayatin, scelgono il cammino della disobbedienza ad Allah (SWT), semina-no la corruzione e commettono cattive azioni. Iblis e coloro che lo seguono desiderano il male e fanno di tutto per raggiungere il loro scopo.
Allah (SWT) ci informa nel Suo Libro che Iblis ha detto:
…"Per la Tua Potenza , tutti li travierò, eccetto quelli, fra loro, che sono Tuoi servi protetti"…
(Corano XXXVIII. Sad, 82-83)
e ha detto anche:
…"Che? Questo è l'essere che hai onorato più di me? Se mi darai tempo fino al Giorno della Resurrezione avrò potere sulla sua discendenza, eccetto pochi".
(Corano XVII. Al-Isra' (Il Viaggio Notturno), 62)
Se il cuore di un essere umano è corrotto, allora egli desidererà e apprezzerà il male. Shaytan possiede un animo corrotto. Quando qualcuno gli si avvicina tramite libri di incantesimi e magia, che contengono le cose che ama, come la miscredenza e lo shirk, questa è per lui una fortuna e in quel momento egli esaudirà i de-sideri di coloro che l'hanno invocato.
L'uomo che ha un animo corrotto piace a Shaytan quando scrive le Parole di Allah (SWT) con qualcosa di impuro, o quando scrive o recita al contrario alcuni versetti o 'sure', o altre pratiche magiche.
Quando dice o scrive qualcosa che piace agli shayatin, questi lo aiutano subito ad ottenere il male che egli desidera, per esempio seccando una fonte d'acqua, o dandogli il bene di qualcun altro o colpendo una per-sona che questi non ama.
NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE
I Jinn testimonieranno in favore del muezzin nel Giorno della Resurrezione. Il Sahih di Bukhari contiene l'hadith di Ibn Abi Sa'sa'a nel quale Abu Sa'id al-Khudri (r) gli disse: "Vedo che ami i montoni e il deserto. Quando ti trovi con i tuoi montoni o nel deserto, fai l'appello alla preghiera (adhan) e alza la voce, perché tutti gli Uomini e i Jinn che ti sentiranno saranno testimoni del tuo adhan nel Giorno della Resurrezione. Ho sentito dire questo dal Messaggero di Allah (s)".
SHAYTAN SI OPPONE AI FEDELI NELLA MOSCHEA?
Sì. Il Profeta (s) disse: "Fate dei ranghi ben allineati, avvicinatevi e state spalla contro spalla perché, per Colui tra le mani del quale si trova l'anima di Muhammad, io vedo Shaytan infiltrarsi tra i buchi lasciati nei ranghi come farebbe un piccolo montone nero" (trasmesso da Abu Dawud).
Il Profeta (s) disse anche: "Quando uno di voi entra nella moschea, Shaytan viene verso di lui e lo afferra come un uomo afferrerebbe la sua cavalcatura. Quando diviene obbediente, lo ostacola o lo imbriglia".
Abu Hurayra (r), che ha riportato questo hadith, l'ha commentato in questo modo: "Vedete, se è ostacolato lo vedrete pigro e non si ricorderà di Allah (SWT). Se è imbrigliato, la bocca si aprirà, ma non menzionerà Allah l'Altissimo" (hadith trasmesso da Ahmad ibn Hanbal).
GLI ANIMALI VEDONO SHAYTAN?
Sì, vi sono animali che vedono Shaytan. Il Messaggero di Allah (s) disse: "Quando sentite il canto del gallo, domandate la benedizione di Allah (SWT), perché il gallo ha visto un angelo. Quando sentite il raglio dell'asino, cercate rifugio presso Allah (SWT) contro Shaytan, perché l'asino ha visto uno shaytan"(trasmesso da Bukhari, riportato da Abu Hurayra (r)).
Gli aspetti della lotta tra Shaytan e l'uomo
L'avversità di Shaytan verso l'uomo risale alla Creazione dell'uomo, quando Allah (SWT) creò Adamo (*) e gli insufflò il Suo Spirito. Poi Allah (SWT) comandò agli Angeli di prosternarsi davanti ad Adamo (*). Iblis adorava allora Allah (SWT) in compagnia degli Angeli, e così l'ordine di Allah (SWT) riguardava anche lui. Ma egli rifiutò e si mostrò orgoglioso e non si prosternò. Quando Allah (SWT) gli domandò perché si fosse rifiutato di prosternarsi, disse: "Sono migliore di lui. Tu mi hai creato dal fuoco e hai creato lui dall'argilla".
Questa è la ragione profonda dell'ostilità di Shaytan verso l'uomo.
La migliore fonte di cui disponiamo concernente la storia di tale ostilità, è il Nobile Corano.
Allah (SWT) vi ha descritto questa storia in dettaglio:
In verità vi abbiamo creati e plasmati, quindi dicemmo agli Angeli: "Prosternatevi da-vanti ad Adamo". Si prosternarono ad eccezione di Iblis, che non fu tra i prosternati. Disse (Allah): "Cosa mai ti impedisce di prosternarti, nonostante il Mio ordine?". Rispose: "Sono migliore di lui, mi hai creato dal fuoco, mentre creasti lui dalla creta".
"Vattene! - disse Allah - Qui non puoi essere orgoglioso. Via! Sarai tra gli abietti".
"Concedimi una dilazione - disse - fino al giorno in cui saranno risuscitati". "Sia - dis-se Allah - ti è concessa la dilazione".
Disse: "Dal momento che mi hai sviato, tenderò loro agguati sulla Tua retta via, e li insidierò da davanti e da dietro, da destra e da sinistra, e la maggior parte di loro non ti saranno riconoscenti".
"Vattene - disse Allah - scacciato e coperto di abominio. Riempirò l'Inferno di tutti voi, tu e coloro che ti avranno seguito".
(E disse): "O Adamo, abita il Paradiso insieme con la tua sposa; mangiate a vostro piacere ma non avvicinatevi a questo albero, ché allora sareste tra gli ingiusti".
Shaytan li tentò per rendere palese (la nudità) che era loro nascosta. Disse: "Il vo-stro Signore vi ha proibito questo albero, affinché non diventiate Angeli o esseri im-mortali". E giurò: "In verità sono per voi un consigliere sincero".
Con l'inganno li fece cadere entrambi. Quando ebbero mangiato (dei frutti) dell'albe-ro, si accorsero della loro nudità e cercarono di coprirsi con le foglie del Giardino. Li richiamò il loro Signore: "Non vi avevo vietato quell'albero, non vi avevo detto che Shaytan è il vostro nemico?".
Dissero: "O Signor nostro, abbiamo mancato contro noi stessi. Se non ci perdoni e non hai misericordia di noi, saremo certamente tra i perdenti".
"Andatevene via - disse Allah - nemici gli uni degli altri! Avrete sulla terra dimora e godimento prestabilito".
(Corano VII. Al-A'raf, 11-24)
La cosa più importante che bisogna dedurre da questi versetti, è che l'ostilità di Shaytan contro l'essere umano non diminuirà, perché egli è convinto che il suo esilio, la sua maledizione e la sua espulsione dal Paradiso siano dovute al nostro padre Adamo (*), ed è deciso a vendicarsi sui suoi discendenti, dopo essersi vendicato su Adamo (*) stesso. E' per questo che il Corano ci mette continuamente in guardia contro Shaytan:
O Figli di Adamo, non lasciatevi tentare da Shaytan…
(Corano VII. Al-A'raf, 27)
LE RAGIONI CHE CONDUSSERO IBLIS ALL'ERRORE
Quando Iblis disse: "Sono migliore di lui, Tu mi hai creato dal fuoco e hai creato lui dall'argilla", sbagliò per i seguenti motivi:
1- Anche se si ottengono alcuni benefici e gioie grazie al fuoco, vi è comunque, in esso, un male nascosto. Questo male può essere allontanato solo domando il fuoco. Altrimenti esso devasterebbe i campi e le greggi. La terra, invece, è una benedizione. Quando viene lavorata, dà frutti. Dunque è incomparabil-mente meglio del fuoco.
2- Allah l'Altissimo ha fatto della terra il luogo in cui si trova la Sua Casa , nella quale il Suo Nome è men-zionato e dove Egli è glorificato la mattina e la sera… la Sacra Ka'bah , che Egli (SWT) ha elevato e bene-detto per i popoli! Il solo fatto che la Sua Casa Sacra sia sulla terra è un onore sufficiente che dimostra quanto la terra sia superiore al fuoco.
3- La natura del fuoco, contrariamente alla terra, è corruttrice e distruttrice di tutto ciò che tocca.
4- La terra è indispensabile per gli esseri viventi. Essi hanno assolutamente bisogno di ciò che proviene da essa; gli animali non hanno alcun bisogno del fuoco, e gli esseri umani possono anche farne a meno per lunghi periodi.
5- Iblis il maledetto non sapeva che l'argilla è composta da due sostanze, e cioè l'acqua, dalla quale Allah (SWT) ha tratto ogni cosa vivente, e la terra, della quale ha fatto una fonte di benefici. Se avesse esamina-to la composizione di questa argilla e la sua finalità invece di fermarsi alla sua forma, si sarebbe accorto che l'argilla è migliore del fuoco.
6- Inoltre, se anche si potesse stabilire una qualche superiorità del fuoco sull'argilla, questo non impliche-rebbe necessariamente che ciò che è stato creato dal fuoco sia superiore a ciò che è stato creato dall'argil-la. Allah (SWT) che ha potere su tutte le cose può creare da una sostanza inferiore un essere che sia mi-gliore di ciò che ha creato da una sostanza superiore. Bisogna in effetti considerare la perfezione del pro-dotto finale e non l'imperfezione della sostanza di base. Shaytan il lapidato non fu capace di vedere al di là dell'argilla di base, per accorgersi dell'eccellenza di ciò che era stato creato da quest'argilla.
QUAL E' IL PRINCIPALE OBIETTIVO DI SHAYTAN?
Lo scopo supremo di Shaytan, in vista del quale prodiga tutti i suoi sforzi, è quello di condurre i figli di Adamo all'Inferno.
Allah (SWT) dice:
In verità Shaytan è vostro nemico, trattatelo da nemico. Egli invita i suoi adepti ad essere i compagni della Fiamma.
(Corano XXXV. Fatir (Il Creatore), 6)
LE COSE VERSO LE QUALI SHAYTAN CHIAMA L'UOMO
La prima cosa che Shaytan desidera dall'uomo è la sua miscredenza, lo shirk, ossia il suo associare qualcosa ad Allah (SWT) e al Suo Messaggero (s).
Se egli riesce ad ottenere questo scopo dai figli d'Adamo, si sente sollevato e smette di tormentarli.
Allah (SWT) dice:
Come quando Shaytan disse all'uomo: "Non credere", ma quando questo fu miscre-dente gli disse: "Ti sconfesso, io temo Allah, il Signore dei mondi".
(Corano LIX. Al-Hashr (L'Esodo), 16)
Il Profeta (s) disse: "O mio popolo! Allah l'Onnipotente mi ha ordinato di insegnarvi ciò che ignorate. Ecco una parte di ciò che mi ha insegnato oggi: "Tutto ciò che il Mio servo non ama è lecito per lui. Ho creato tutti i Miei servi orientati verso il bene. Poi gli shayatin vennero verso di loro e li resero instabili e li allontana-rono dalla loro religione. Comandarono loro di associarMi ciò per cui non ho fatto scendere alcuna auto-rità"." (trasmesso da Muslim).
Se Shaytan non riesce a far cadere la gente nella miscredenza e nello shirk, non si dispera e si accontenta di un risultato minore: li fa cadere nell'innovazione (bid'a), preferendola alla devianza e agli atti di ribellione, perché essa causa più pregiudizi alla Religione.
Sufyan ath-Thauri ha detto: "Iblis preferisce l'innovazione alla ribellione, perché ci si può pentire della ribel-lione, ma non dell'innovazione".
Quando, poi, Shaytan non riesce con questi metodi a deviare l'uomo, lo spinge a commettere gli atti deviati e ribelli, gravi o minori, e lo fa ispirando l'odio e l'inimicizia nei ranghi dei Musulmani.
Allah (SWT) dice:
Certamente (Shaytan) vi ordina il male e la turpitudine e di dire, a proposito di Allah, cose che non sapete.
(Corano II. Al-Baqara ( La Giovenca ), 169)
Allah (SWT) dice:
In verità con la bevanda inebriante e col gioco d'azzardo, Shaytan vuole seminare inimicizia e odio tra voi, e allontanarvi dal Ricordo di Allah e dall'orazione. Ve ne asterrete?
(Corano V. Al-Ma'ida ( La Tavola Imbandita ), 91)
Il Profeta (s) disse: "Shaytan ha disperato d'essere adorato da coloro che pregano nella Penisola Arabica (Hijaz), ma semina l'inimicizia e l'odio tra voi" (riportato da Muslim).
Shaytan fa di tutto per scoraggiare i Credenti dall'obbedienza ad Allah (SWT), come spiega il seguente ha-dith:
Il Messaggero di Allah (s) disse: "Shaytan tende delle imboscate sul cammino del figlio di Adamo. Gli fa la po-sta sul cammino dell'Islam e gli dice: 'Diventerai Musulmano e abbandonerai la tua religione e quella dei tuoi padri e dei padri dei tuoi padri?'. Ma questi gli disobbedisce e diventa Musulmano.
Allora Shaytan lo aspetta al varco sul cammino dell'Hijrah (Emigrazione) e gli dice: 'Abbandonerai il tuo Paese e il tuo cielo compiendo l'Hijrah? L'emigrante è come un cavallo su una ripida china'. Ma questi gli disobbedisce e compie l'Hijrah.
Poi Shaytan gli tende un'imboscata sul cammino del Jihad e gli dice: 'Affronterai i rischi per te stesso e per i tuoi beni partendo per il Jihad? Combatterai e sarai ucciso e tua moglie sposerà qualcun altro e i tuoi beni saranno divisi!'. Ma egli gli disobbedisce e parte per il Jihad.
Chiunque riesce a fare questo, è un dovere per Allah (SWT) farlo entrare in Paradiso. Chiunque venga ucciso, è un dovere per Allah (SWT) farlo entrare in Paradiso…" (parte di un più lungo hadith trasmesso da an-Nisa'i sulla testimonianza di Sabra ibn Abi Fakih).
La prova delle imboscate di Shaytan si trova nel Sublime Corano:
Disse (Shaytan): "Dal momento che mi hai sviato, tenderò loro agguati sulla Tua retta Via, e li insidierò da davanti e da dietro, da destra e da sinistra, e la maggior parte di loro non Ti saranno riconoscenti".
(Corano VII. Al-A'raf, 16-17)
Shaytan non si accontenta di scoraggiare i servitori di Allah (SWT) dal compiere le opere buone, ma si sforza di corrompere la loro adorazione e il loro culto. Il Messaggero di Allah (s) disse: "Quando Shaytan sente l'adhan si volta e fugge per non ascoltarne il suono. Quando l'appello alla preghiera termina, egli ritorna e co-mincia a sussurrare".
In un'altra versione è detto: "Quando l'iqama è terminato, Shaytan avanza per poter sussurrare presso coloro che pregano e per poter essere un intermediario tra essi e le loro anime. Egli dice: 'Ricordati di questo e di quel-lo, ricordati di questo e di quello…', evocando delle cose alle quali non pensavano, e ciò finché essi non sanno più a che punto siano arrivati nella preghiera" (trasmesso da Muslim).
Uno dei Sahaba (r) venne verso il Messaggero di Allah (s) e gli disse: "Shaytan si interpone tra me e la mia preghiera e rende la mia recitazione confusa". Il Profeta (s) disse: "Vi è uno shaytan chiamato Khinzib. Se lo sentite presente, cercate rifugio presso Allah (SWT) contro di lui e sputate tre volte a sinistra". Il Sahaba (r) ag-giunse: "Feci così ed Allah (SWT) lo allontanò da me" (trasmesso da Muslim).
QUAL E' L'ATTO DI RIBELLIONE CHE IBLIS PREFERISCE?
E' il fatto di separare un uomo da sua moglie, dalla sua famiglia, e il fatto di spingere alle separazioni in generale. (vedi l'hadith relativo riportato al capitolo 1 - paragrafo: 'dov'è il trono di Iblis'?).
I JINN CHE ATTACCANO UN UOMO ED IL MODO DI RIMEDIARVI
I Sapienti Musulmani ritengono in maniera unanime che i Jinn possano penetrare in un corpo umano, come indica lo shaykh al-Islam Ibn Taymiyyah (r) nel libro "Majmu' al-Fatawa". Allah (SWT) dice:
Coloro invece che si nutrono di usura resusciteranno come chi sia stato toccato da Shaytan…
(Corano II. Al-Baqara ( La Giovenca ), 275)
Il Profeta (s) disse: "Shaytan circola nel corpo del figlio di Adamo così come fa il sangue".
I Jinn possono attaccare un uomo in maniera passionale, così come farebbe un uomo verso un suo simile. Questo è dovuto essenzialmente all'odio e alla sete di vendetta, per esempio quando una persona ha portato loro pregiudizio in maniera, secondo loro, deliberata, urinando o versando dell'acqua bollente su uno di loro, o uccidendone uno.
Come abbiamo già detto, i Jinn sono servitori di Allah (SWT), soggetti alla Sua Legge, e devono adorarLo secondola Shari'ah. Se un Musulmano è in grado di parlare con loro, per esempio quando attaccano un uomo, deve farlo.
Quando i Jinn attaccano un uomo senza alcuna ragione, solo in modo passionale, questo atto corrisponde ad una trasgressione, e Allah (SWT) ha vietato ciò che sia agli uomini che ai Jinn. In questo caso bisogna ricordare ai Jinn che stanno commettendo un illecito. Colui che si rivolge loro li deve rimproverare per ricordare loro le prove della loro deviazione e per far loro conoscere il Giudizio di Allah (SWT) e del Suo Messaggero, il Profeta Muhammad (s), che Egli ha inviato all'insieme degli uomini e dei Jinn.
Se, invece, l'attacco è dovuto ad una ferita involontaria causata da un umano, bisogna dire ai Jinn che la persona non era cosciente del suo atto. Qualcuno che causa involontariamente un danno non deve essere pu-nito. Se l'incidente è avvenuto nella casa appartenente alla persona, i Jinn devono sapere che la casa di un essere umano è la sua proprietà e che egli può farvi tutto ciò che è lecito fare, e che essi non possono restare in una casa senza rischiare di essere feriti. I Jinn hanno i loro propri luoghi di abitazione distinti da quelli degli esseri umani, come le rovine e i terreni aperti.
Ibn Taymiyyah (r) dice nella sua opera "Majmu' al-Fatawa":
Quando i Jinn attaccano un uomo, essi conoscono il Giudizio di Allah (SWT) e del Suo Messaggero (s); delle prove sono state stabilite contro di essi ed hanno ricevuto l'ordine di compiere il bene e di evitare il male, poiché Allah (SWT) ha detto:
…Non castigheremo alcun popolo senza prima inviar loro un Messaggero.
(Corano XVII. Al-Isra' (Il Viaggio Notturno), 15)
"O consesso di Jinn e di uomini, non vi sono forse giunti messaggeri scelti tra voi, che vi hanno riferito i Miei Segni e vi hanno avvertito dell'incontro di questo Giorno?" Diranno: "Lo testimoniamo contro noi stessi!". La vita terrena li ha ingannati ed han-no testimoniato contro loro stessi di essere miscredenti.
(Corano VI. Al-An'am (Il Bestiame), 130)
I JINN E LA PESTE
Il Messaggero di Allah (s) disse: "La mia Comunità sarà distrutta dalla guerra e dalla peste, che è la penetra-zione dei vostri nemici tra i Jinn. In ciascuna di queste situazioni si trova il martire" (trasmesso da Ahmad e at-Tabarani).
E' riportato nel 'Mustadrak' di al-Hakam: "La peste è la penetrazione dei vostri nemici tra i Jinn e vi si trova per voi una fonte di martirio".
Az-Zamakhshari dice che la peste fu chiamata "le lance dei Jinn".
Ciò che accadde al Profeta Ayyub (Giobbe *) era forse causato dai Jinn. Dice Allah (SWT):
E ricorda il Nostro servo Ayyub, quando chiamò il suo Signore: "Shaytan mi ha colpi-to con disgrazia e afflizioni".
(Corano XXXVIII. Sad, 41)
Wa Allahu A'lam.
LE FALSE MESTRUAZIONI PROVENGONO DA SHAYTAN
Una delle malattie con le quali Shaytan affligge le donne sono le false mestruazioni. Il Messaggero di Allah (s) disse:"Si tratta di un impulso di Shaytan" (trasmesso da at-Tirmidhi).
SHAYTAN E I SOGNI
Shaytan cerca costantemente di causare del male agli uomini; uno dei suoi metodi d'attacco che bisogna ricordare, sono i sogni.
Shaytan mostra all'uomo dei sogni inquietanti durante il sonno allo scopo di causargli dolore e problemi psi-cologici. Il Profeta (s) disse: "Vi sono tre categorie di sogni che un uomo vede nel sonno: la visione ispirata dal Misericordioso, il sogno che porta con sé la tristezza e che è ispirato da Shaytan e il sogno che è il discorso del-l'ego" (riportato da Muslim).
Il Profeta (s) disse anche: "Quando uno di voi fa un sogno che gli piace, questo proviene da Allah (SWT) e allora deve rendere Lode ad Allah (SWT) e raccontare il suo sogno. Se vede qualcosa che gli dispiace, questo proviene da Shaytan e allora deve cercare rifugio contro il male di questo sogno e non parlarne con nessuno, così questo non gli causerà alcun male" (trasmesso da Bukhari).
LE SUGGESTIONI DI SHAYTAN E IL SUO SUSSURRARE
Il significato della radice verbale dalla quale proviene la parola araba tradotta con 'bisbiglio, sussurro, mor-morìo', corrisponde al movimento e alla voce bassa che non si percepisce, benché si debba essere vigili al suo riguardo.
Il bisbiglio è come un soffio nascosto che penetra nell'essere umano.
Ma come sussurra Iblis e come può questo bisbiglio giungere al cuore?
Ibn 'Aqil, in risposta a questa domanda, ha detto: "Questo consiste in parole che piacciono all'anima (nafs) e che la lusingano. E' detto che Shaytan penetra nel corpo del figlio di Adamo perché ha un corpo sottile, poi sussurra. Provoca l'anima con dei pensieri volgari. Allah (SWT) dice:
…che soffia il male nei cuori degli uomini…
(Corano CXIV. An-Nas (Gli Uomini), 5)
Alcune persone sostengono invece che il discorso di Iblis possa essere sentito da orecchie umane. Dicono anche che i corpi non si possono mascolare e che, poiché Shaytan ha una natura di fuoco, brucerebbe l'uomo. Secondo loro, il discorso di Shaytan è un'allusione a qualcosa verso cui l'anima è attirata, benché non sia una voce, come ad esempio il mago che sputa sulla persona stregata.
Per ciò che riguarda l'opinione secondo la quale i corpi non possono mescolarsi e l'uomo sarebbe bruciato dal contatto di Shaytan, si tratta di un errore, perché, come abbiamo già detto, i Jinn non sono fatti attual-mente di fuoco, ma ne provengono soltanto quanto alla loro origine, e i corpi sottili come quelli dei Jinn pos-sono penetrare nei corpi densi, così come lo spirito che penetra in tutti i corpi.
Ibn as-Sunni riporta in 'al-Ijaz' che il Messaggero di Allah (s) ha detto: "La riflessione e la pazienza provengo-no da Allah l'Onnipotente, il Maestoso; e la precipitazione proviene da Shaytan".
SHAYTAN SI AGGRAPPA AL GIUDICE INGIUSTO
Non vi è alcun dubbio sul fatto che un giudice ingiusto non meriti la compagnia di Allah (SWT).
La compagnia che merita è quella di Shaytan.
Il Messaggero di Allah (s) disse: "Allah (SWT) è accanto al Qadi finché non è ingiusto. Quando diviene ingiusto, Egli (SWT) lo abbandona e Shaytan si aggrappa allora a lui" (menzionato da at-Tirmidhi sulla testimonianza di 'Abdullah ibn Abi Awfa (r)).
SHAYTAN ATTACCA LA TESTA DELL'UOMO DURANTE IL SONNO
Il Messaggero di Allah (s) disse: "Shaytan fa tre nodi al collo di ciascuno di voi quando dorme. Stringe ogni nodo e poi se ne va a dormire. Se vi svegliate e vi ricordate di Allah, Onnipotente e Maestoso, un nodo è sciolto. Se eseguite l'abluzione, un altro nodo è sciolto. Se pregate, un altro nodo ancora è sciolto. Poi vi sentirete attivi e gioiosi. Altrimenti vi alzerete pigri e lamentosi" (riportato da Bukhari).
Questo accade a chi non abbia recitato 'Ayat al-Kursi' o la fine della Surah 'al-Baqara' o un'altra parte del Sublime Corano che lo protegga da Shaytan. Quanto a colui che li abbia recitati, Shaytan non ha la possibilità di nuocergli, come spiegheremo più avanti inshaAllah.
IL TOCCO DI SHAYTAN
Il Messaggero di Allah (s) disse: "Shaytan tocca il figlio di Adamo e anche l'Angelo lo tocca. Il tocco di Shaytan rischia di condurlo al male e di fargli rigettare la Verità. Il tocco dell'Angelo gli fa amare il bene e gli fa confer-mare la Verità. Chiunque sperimenti questo deve sapere che proviene da Allah, l'Onnipotente, e deve ringraziare Allah (SWT). Chiunque sperimenti il primo tipo di tocco deve invece cercare rifugio presso Allah (SWT) contro Shaytan e poi recitare:
Shaytan vi minaccia di povertà e vi ordina l'avarizia, mentre Allah vi promette il per-dono e la grazia; Allah è immenso, sapiente.
(Corano II. Al-Baqara ( La Giovenca ), 268)
(hadith trasmesso da at-Tirmidhi).
Nessun bambino nasce senza che Shaytan sia presente, ad eccezione di 'Isa (Gesù) figlio di Maryam (*). In un hadith trasmesso da Bukhari e Muslim sulla testimonianza di Abu Hurayra (r), il Messaggero di Allah (s) disse:"Nessun figlio di Adamo nasce senza che Shaytan lo pizzichi; comincia ad urlare poiché è stato pizzicato, eccetto che per il figlio di Maryam (*)…"
Shaytan è presente durante i rapporti di un uomo con la sua sposa, ed è per questo che il Musulmano deve, prima, menzionare il Nome di Allah (SWT) e cercare rifugio contro Shaytan.
E' confermato nel Sahih di Muslim e in quello di Bukhari che il Messaggero di Allah (s) disse: "Quando uno di voi vuole avere un rapporto con sua moglie, che dica: 'Nel Nome di Allah. O Allah, proteggici contro Shaytan da ciò che Tu ci accorderai'. Se un bambino dovesse nascere in quel momento, Shaytan non gli causerà alcun male".
Shaytan è sempre presente. Muslim e Tirmidhi hanno trasmesso, sulla testimonianza di Jabir (r), che il Mes-saggero di Allah (s) disse: "Shaytan è presente in tutto ciò che fate. E' con voi anche mentre mangiate. Se lascia-te da parte un po' di cibo, lo prende. Bisogna finire ogni piatto e non lasciare niente per Shaytan. Quando avete finito, leccatevi le dita, perché nessuno sa in quale parte del cibo si trovi la Baraka (benedizione)".
Le armi dell'uomo contro Shaytan
Uno dei primi Sapienti dell'Islam pose ad uno studente la seguente domanda: "Come ti comporti con Shaytan quando cerca di indurti in tentazione?".
Lo studente rispose: "Lotto contro di lui".
"Questo non è sufficiente" rispose il Sapiente; "che cosa faresti se, passando accanto ad un gregge di pecore, il cane di guardia ti minacciasse abbaiando e ti tagliasse la strada?".
Rispose: "Insisterei fino a farlo allontanare".
"Questo ti farebbe perdere troppo tempo" disse il Sapiente. "Faresti meglio a domandare l'aiuto del pastore, perché tenesse il cane lontano da te!".
La miglior fonte d'aiuto contro Shaytan è Colui che ha creato Shaytan! E il miglior modo di proteggersi con-tro Shaytan e i suoi partigiani è quello di cercare rifugio e protezione in Allah (SWT). Egli (SWT) ha potere su di lui, e se Egli (SWT) protegge il Suo servo, come potrebbe nuocergli?
Allah (SWT) dice:
Sii indulgente, ordina il bene e allontanati dagli ignoranti. E se ti coglie una tentazio-ne di Shaytan, rifugiati in Allah. Egli è Colui che tutto ascolta e conosce!
(Corano VIIAl-A'raf, 199-200)
Allah l'Onnipotente ordina al Suo Messaggero (s) e a tutti i Credenti di rifugiarsi in Lui contro le suggestioni e la presenza di Shaytan:
E di': "Signore, mi rifugio in Te contro le seduzioni dei demoni, e mi rifugio in Te, Si-gnore, contro la loro presenza vicino a me".
(Corano XXIII. Al-Mu'minun (I Credenti), 97-98)
Ibn Kathir nel suo Tafsir dice che 'cercare rifugio' significa cercare la protezione di Allah l'Onnipotente contro il male proveniente da tutte le cose malvagie. "Cerco rifugio presso Allah contro Shaytan il maledet-to" significa: "Cerco rifugio in Lui affinché Shaytan il maledetto non mi colpisca nella mia Religione e nei miei affari terreni né mi impedisca di compiere ciò che mi è stato ordinato né mi faccia cadere in ciò che mi è stato vietato".
Solo Allah (SWT) può proteggere l'uomo contro Shaytan. E' per questo che Allah (SWT) ordina a Shaytan di attirare e di adulare l'uomo offrendogli le cose belle, allo scopo di fargli trascurare il male che è in esse; e ordina agli uomini di cercare rifugio in Lui contro Shaytan, perché egli non si lascia corrompere né è colpito dalla bontà, poiché è malvagio di natura. Solo Colui che l'ha creato può allontanarlo da voi!
E' detto in un hadith che ad 'AbdurRahman bin Khanaysh (r) fu domandato se avesse incontrato il Profeta (s) ed egli rispose di sì. Gli fu chiesto allora cosa avesse fatto il Profeta (s) la notte in cui gli shaytin l'avevano attaccato. Rispose: "Gli shayatin discesero quella notte sul Messaggero di Allah (s) dalle valli e dai paesi montagnosi, e tra loro vi era uno shaytan che trasportava un tizzone ardente. Voleva bruciare il viso del Messaggero di Allah (s) con questo tizzone. Jibril (*) discese verso di lui e gli disse: 'O Muhammad! Parla!'. Rispose: 'Che cosa devo dire?'. Jibril (*) disse: 'Di': Mi rifugio presso le Parole perfette di Allah (SWT) contro il male di ciò che Egli ha creato, e contro il male di ciò che discende dal cielo e contro il male di ciò che vi sale, e contro il male della notte e del giorno, e contro il male di ogni visitatore, tranne il visitatore che porta il bene, o Misericordioso!'. Il loro fuoco allora si estinse e Allah (SWT) li disperse" (trasmesso da Ahmad ibn Hanbal).
Allah (SWT) ordina ai Credenti di cercare protezione in Lui quando si apprestano a recitare il Sublime Corano:
Quando leggi il Corano, cerca rifugio in Allah contro Shaytan il lapidato. Egli non ha alcun potere su quelli che credono e confidano nel loro Signore.
(Corano XVI. An-Nahl (Le Api), 98-99)
Il fatto di cercare rifugio in Allah (SWT) contro Shaytan al momento di leggere il Corano (isti'adha) è un atto benefico e pieno di saggezza:
1- Il Sublime Corano è una guarigione per ciò che si trova nel petto dell'essere umano. Scaccia le suggestio-ni malvage, gli appetiti e i falsi desideri che Shaytan vi insuffla. E' un rimedio contro gli ordini di Shay-tan. Questa medicina è efficace soltanto se il cuore non è in conflitto con il Sublime Corano.
2- Il Sublime Corano alimenta il cuore in materia di guida, di sapere e di benessere così come l'acqua nutre le piante, mentre Shaytan è come un fuoco che consuma pian piano le piante. Ogni volta che sente del bene in un cuore, si sforza di corromperlo e di bruciarlo. Il recitatore del Sublime Corano deve cercare ri-fugio in Allah (SWT) contro Shaytan per non perdere i benefici che ha ottenuto grazie alla sua recita-zione.
3- Gli Angeli si avvicinano a colui che recita il Corano e ascoltano la sua Recitazione. E' riportato, per esem-pio, che Usayd bin Hufayr (r) vedeva qualcosa somigliante ad un vaso pieno di lampade quando recita-va il Corano. Il Profeta (s) gli disse: "Erano degli Angeli. Si sono avvicinati per ascoltare la tua voce. Se tu avessi continuato la recitazione, la gente li avrebbe visti al mattino e non si sarebbero nascosti da loro" (ri-portato da Bukhari). Shaytan detesta gli Angeli e si oppone a loro. E' anche per questo che il recitatore del Corano deve chiedere ad Allah (SWT) di allontanare il suo nemico, così che i Suoi Angeli possano essere con lui. Gli Angeli e gli shayatin non possono coabitare in tali circostanze.
4- Shaytan riunisce tutte le sue truppe contro il recitatore del Corano, finché non l'abbia distratto dal suo obiettivo iniziale, cioè la riflessione, la comprensione e la conoscenza di ciò che vuol dire Allah (SWT). Shaytan cerca senza tregua di interporsi tra il suo cuore e il Corano, perché colui che recita non ne tragga pieno beneficio. E' anche per questo che il lettore deve cominciare rifugiandosi in Allah (SWT) contro Shaytan il lapidato.
5- Il lettore del Corano è in conversazione con Allah (SWT) per mezzo delle Sue proprie Parole. Allah (SWT) ascolta più attentamente qualcuno che reciti con una bella voce di quanto farebbe un padrone che ascolti cantare la sua schiava. La recitazione di Shaytan sono la poesia e la canzone. Il recitatore del Co-rano deve dunque chiedere la protezione di Allah (SWT).
6- Allah (SWT) ha rivelato:
Non inviammo prima di te nessun Messaggero e nessun Profeta senza che Shay-tan si intromettesse nella sua recitazione. Ma Allah abroga quello che Shaytan suggerisce. Allah conferma i Suoi segni. Allah è sapiente, saggio.
(Corano XXII. Al- Hajj (Il Pellegrinaggio), 52)
Tutti i pii e anziani Sapienti (Salaf) dicono che ciò significa che Shaytan disturba e interferisce con la
recitazione del Corano. Se lo fa contro dei Messaggeri (*), perché non dovrebbe farlo contro altre perso-
ne? E' anche per questo che il lettore del Corano diviene esitante e la sua recitazione si imbroglia, la sua
lingua, il suo spirito e il suo cuore si confondono, e quando recita non ama una parte della sua recitazio-
ne. Qualche volta tutti questi scompigli si sommano gli uni agli altri.
7- Shaytan non è mai così ostinato contro l'uomo come quando egli si appresta a compiere una buona azione. Allora Shaytan raddoppia i suoi sforzi per allontanarlo dal bene.
E' raccomandato di cercare rifugio prima di andare a dormire, come è precisato nel 'Musnad' dell'Imam Ahmad ibn Hanbal; Muhammad ibn Ishaq riporta da 'Amr ibn Shu'ayb che suo padre sentì dire da suo non-no: "Il Messaggero di Allah (s) ci ha insegnato alcune parole da dire prima di dormire: 'Nel Nome di Allah. Cerco rifugio con l'aiuto delle perfette parole di Allah contro la Sua collera, il Suo castigo, il male proveniente dai Suoi servi e contro i colpi degli shayatin e contro la loro presenza'.".
LE DUE SURE DELLA PROTEZIONE
Il miglior modo di rifugiarsi in Allah (SWT) è quello di recitare la Surah 'al-Falaq' (CXIII) e la Surah 'an-Nas' (CXIV):
Surah CXIII. Al-Falaq (L'Alba Nascente)
In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso.
1. Di': "Mi rifugio nel Signore dell'alba nascente,
2. contro il male che ha creato,
3. e contro il male dell'oscurità che si estende
4. e contro il male delle soffianti sui nodi,
5. contro il male dell'invidioso quando invidia".
Surah CXIV. An-Nas (Gli Uomini)
In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso.
1. Di': "Mi rifugio nel Signore degli uomini,
2. Re degli uomini,
3. Dio degli uomini,
4. contro il male del sussurratore furtivo,
5. che soffia il male nel cuore degli uomini,
6. che (venga) dai Jinn o dagli uomini".
'Uqba ibn 'Amir (r) ha riportato le parole del Messaggero di Allah (s): "Nessuno può ottenere un miglior rifu-gio che dicendo: 'Di': Mi rifugio nel Signore dell'alba' e 'Di': Mi rifugio nel Signore degli uomini'.".
La loro eccellenza è stata riportata in numerosi altri ahadith. Uno di essi è riportato da Muslim: disse l'Invia-to di Allah (s): "Non conoscete questi versetti che mi sono stati rivelati questa notte e niente di simile ai quali si è mai visto?…", e recitò le Sure CXIII e CXIV.
Ahmad ha riportato che il Messaggero di Allah (s) gli disse: "Vuoi sapere cosa vi è di meglio per rifugiarsi presso Allah (SWT)?". "Sì", rispose. Il Profeta (s) allora recitò le ultime due Sure.
Tirmidhi ha trasmesso sulla testimonianza di Abu Hurayra (r) che Abu Sa'id (r) disse: "Il Messaggero di Allah (s) domandava l'aiuto di Allah (SWT) contro i Jinn e contro il malocchio degli uomini, finché furono rivelate le due Sure di richiesta di protezione. Quando esse furono rivelate, le utilizzò e abbandonò le altre parole per rifugiarsi in Allah (SWT)".
RICORDARSI FREQUENTEMENTE DI ALLAH (SWT) (DHIKR ALLAH)
Che cosa pensate di un uomo i cui nemici l'abbiano circondato con cattive intenzioni?… L'hanno accerchiato e ciascuno può infliggergli tutto il male che vuole. Egli non avrà dunque altro rimedio per respingerli se non ricordandosi di Allah (SWT).
Il Ricordo di Allah (SWT), secondo l'opinione di Ibn al-Qayyim nella sua opera 'Al-Wasil as-Sayyib', è il miglior soccorso del Servo contro Shaytan: "Anche se il Ricordo di Allah (SWT) non possedesse che questa sola qualità, questa sarebbe sufficiente per esigere che il servo di Allah (SWT) non cessi di recitare delle pa-role relative a questo Ricordo".
Vi racconterò un hadith, cari lettori, per rammentarvi tutto il bene che Allah (SWT) ha posto nel Ricordo di Lui. 'AbdurRahman Ibn Samura (r) ha detto:
Il Messaggero di Allah (s) venne verso di noi un giorno che eravamo nella Suffa a Madinah (Suffa: il posto vicino alla moschea del Profeta (s) dove vivevano i Compagni che gli erano più vicini e che avevano votato la loro esistenza interamente al suo servizio).
(Il Profeta (s) ) si avvicinò e disse: "Ho visto in sogno, ieri, qualcosa di meraviglioso:
Ho visto un uomo della mia Comunità verso il quale veniva l'Angelo della morte per prendergli l'anima. Fu allora che il rispetto per i suoi genitori arrivò e respinse l'Angelo della morte.
Ho visto un uomo che subiva il supplizio della tomba; la sua piccola abluzione (wudu') arrivò e fece sparire que-sto supplizio.
Ho visto un uomo della mia Comunità circondato da alcuni shayatin. Il suo Ricordo di Allah (SWT) (Dhikr) arrivò e fece fuggire gli shayatin lontano da lui.
Ho visto un uomo della mia Comunità assetato. Ogni volta che si avvicinava ad una bacinella, gli veniva tolta. Il suo digiuno nel mese di Ramadan arrivò e gli diede da bere, spegnendo così la sua sete.
Ho visto un uomo della mia Comunità e ho visto i Profeti (*) seduti in cerchio. Ogni volta che egli si avvicinava al cerchio, veniva respinto. La sua grande abluzione (ghusl) arrivò, lo prese per mano e lo fece sedere vicino a me.
Ho visto un uomo della mia Comunità che aveva l'Oscurità dinanzi a lui, l'Oscurità dietro di lui, l'Oscurità alla sua sinistra, l'Oscurità alla sua destra, l'Oscurità sopra di lui e l'Oscurità sotto di lui. Barcollava ad ogni passo. Il suo Hajj e la sua 'Umra (Grande e Piccolo Pellegrinaggio) arrivarono e lo condussero dall'Oscurità alla Luce.
Ho visto un uomo della mia Comunità che cercava di proteggersi dal calore e dalle fiamme del Fuoco dell'Infer-no. Giunse la sua Elemosina e divenne un velo tra lui e il Fuoco e fece ombra alla sua testa.
Ho visto un uomo della mia Comunità parlare a dei Credenti che non gli rispondevano. Il suo attaccamento ai legami familiari arrivò e disse: 'O Musulmani! Ha mantenuto i legami di parentela, dunque parlategli!'. Allora i Credenti gli parlarono e gli strinsero la mano.
Ho visto un uomo della mia Comunità circondato dagli Angeli guardiani dell'Inferno. La sua abitudine ad ordi-nare il bene e proibire il male arrivò e lo salvò dalle loro mani per consegnarlo agli Angeli della Misericordia.
Ho visto un uomo della mia Comunità inginocchiarsi con un velo tra lui e Allah (SWT). Il suo buon comporta-mento arrivò, lo prese per mano e lo condusse verso Allah, Potente e Maestoso.
Ho visto un uomo della mia Comunità il cui libro era stato posto nella mano sinistra. Il suo Timore di Allah (SWT) arrivò e gli prese il libro per porlo nella sua mano destra.
Ho visto un uomo della mia Comunità le cui buone azioni pesavano poco nella Bilancia. I suoi bambini, morti prima di lui, arrivarono e fecero aumentare molto il peso delle sue buone azioni.
Ho visto un uomo della mia Comunità che si teneva sul bordo del Fuoco. La sua Speranza in Allah (SWT) arrivò e lo salvò.
Ho visto un uomo della mia Comunità che era caduto nel Fuoco. Le lacrime che aveva versato per Paura di Allah (SWT) arrivarono e lo salvarono.
Ho visto un uomo della mia Comunità che stava sul Ponte 'Sirat' come una foglia in un giorno ventoso. La sua Buona Opinione verso Allah (SWT) arrivò e dissipò il suo terrore.
(Il Sirat è il Ponte, tagliente come un coltello, che dovrà essere attraversato per poter entrare in Paradiso).
Ho visto un uomo della mia Comunità strisciare sul Sirat, un po' avanzando e un po' restando irrigidito al suo posto. La sua Preghiera venne e lo raddrizzò e lo salvò.
Ho visto un uomo della mia Comunità che aveva raggiunto le porte del Paradiso, ma queste erano chiuse per lui. La sua tetimonianza ' LA ILAHA ILLA ALLAH' arrivò e gli aprì le porte del Paradiso".
Abu Musa al-Madini riporta questo hadith nel suo libro 'At-Targhib fi'l-Khisal al-Munjiyya wa't-tarhib min al-khalil al-Murdiyya' (L'incitazione alle buone azioni e la dissuasione dalle azioni malvagie), dicendo che si tratta di un hadith molto buono.
Secondo la testimonianza di Ibn al-Qayyim, lo Shaykh al-Islam Ibn Taymiyya (r) trovava che questo hadith fosse molto importante. Secondo Ibn Taymiyyah (r), le parole del Profeta (s): "Ho visto un uomo della mia Co-munità circondato dagli shayatin. Il suo Ricordo di Allah (SWT) arrivò e fece fuggire gli shayatin lontano da lui"attestano il carattere autentico di questo hadith.
Il Ricordo di Allah (SWT) è il miglior soccorso per il Servo di Allah (SWT) contro Shaytan! Forse questo diverrà ancora più chiaro menzionando l'hadith nel quale il Profeta Yahya (Giovanni) (*) ordinò ai Figli di Israele di ricordarsi di Allah (SWT), dicendo loro che questo ricordo era simile ad una potente fortezza nella quale si rifugia un uomo perseguitato senza tregua dai suoi nemici e che viene protetto da questi ultimi.
Allo stesso modo, un uomo non può proteggersi da Shaytan se non ricordandosi di Allah (SWT).
I benefici del Dhikr sono innumerevoli. Non vi è qui lo spazio per poterne parlare esaurientemente. Il lettore arabofono che volesse conoscere questo argomento in dettaglio potrà consultare: "Al-Adhkar wa'd-Du'awat" dell'Imam al-Ghazali, edito da Muhammad al-Khasht, e il libro "Al-Wasil as-Sayyib min al-Kalam at-Tayyib" di Ibn al-Qayyim.
I PRIMI TRE VERSETTI DELLA SURAH XL (AL-GHAFIR)
E IL VERSETTO DEL TRONO (AYAT AL-KURSI)
I primi tre versetti della Sura XL (Al-Ghafir) sono i seguenti:
Ha, Mim. La Rivelazione del Libro (proviene) da Allah, l'Eccelso, il Sapiente, Colui che perdona il peccato, che accoglie il pentimento, che è severo nel castigo, il Magnani-mo. Non c'è altro dio all'infuori di Lui. La méta è verso di Lui.
(Corano XL. Al-Ghafir (Il Perdonatore), 1-3)
Questo versetti vengono recitati insieme al Versetto del Trono (Ayat al-Kursi):
Allah! Non c'è altro dio che Lui, il Vivente, l'Assoluto. Non Lo prendon mai né sopore né sonno. A Lui appartiene tutto quello che è nei cieli e sulla terra. Chi può intercede-re presso di Lui senza il Suo permesso? Egli conosce quello che è davanti a loro e quello che è dietro di loro e, della Sua scienza, essi apprendono solo ciò che Egli vuo-le. Il Suo Trono è più vasto dei cieli e della terra, e custodirli non gli costa sforzo al-cuno. Egli è l'Altissimo, l'Immenso.
(Corano II. Al-Baqara ( La Giovenca ), 255)
Tirmidhi ha trasmesso sulla testimonianza di Abu Hurayra (r) che il Messaggero di Allah (s) disse: "Se qual-cuno recita la Sura 'Ghafir' da 'Ha Mim' fino a '…La méta è verso di Lui' insieme al Versetto del Trono al mat-tino, viene protetto fino alla sera per mezzo di essi. Se qualcuno recita questi versetti alla sera, è protetto per mezzo di essi fino al mattino".
Tirmidhi ha trasmesso, sulla testimonianza di Abu Mas'ud al-Ansari (r), che il Messaggero di Allah (s) disse: "Colui che recita gli ultimi due versetti della Surah 'al-Baqara' la notte si protegge dal male". I versetti sono:
Il Messaggero crede in quello che è stato fatto scendere su di lui da parte del suo Si-gnore, come del resto i credenti: tutti credono in Allah, nei Suoi Angeli, nei Suoi Libri e nei Suoi Messaggeri. "Non facciamo differenza alcuna tra i Suoi Messaggeri". E di-cono: "Abbiamo ascoltato e obbediamo. Perdono, Signore! E' a Te che tutto ritorna". Allah non impone a nessun'anima al di là delle sue capacità. Quello che ognuno avrà guadagnato sarà a suo favore e ciò che avrà demeritato sarà a suo danno. "Signore, non ci punire per le nostre dimenticanze e i nostri sbagli. Signore, non caricarci di un peso grave come quello che imponesti a coloro che furono prima di noi. Signore, non imporci ciò per cui non abbiamo la forza. Assolvici, perdonaci, abbi misericordia di noi. Tu sei il nostro patrono, dacci la vittoria sui miscredenti".
(Corano II. Al-Baqara ( La Giovenca ), 285-286)
Tirmidhi ha trasmesso, sulla testimonianza di an-Nu'man ibn Bashir (r), che il Profeta (s) disse: "Duemila anni prima della creazione del mondo, Allah (SWT) ha scritto un libro nel quale ha rivelato due versetti con i quali Egli (SWT) conclude la Surah 'al-Baqara'. Shaytan non si avvicinerà ad una casa nella quale (questi verset-ti) sono recitati per tre notti di seguito".
IL WUDU' E LA PREGHIERA
Il wudu' e la Preghiera sono tra le migliori protezioni che abbia l'uomo contro Shaytan, in particolare contro la collera e i diversi appetiti, che sono come una pentola bollente nel cuore del figlio di Adamo.
Tirmidhi ha riportato, sulla testimonianza di Abu Sa'id al-Khudri (r), che il Profeta (s) disse: "La collera è come carbone ardente nel cuore del figlio di Adamo, non avete visto come sono rossi i suoi occhi e come sono gonfie le vene del suo collo? Se qualcuno prova questo, che si sieda per terra".
Ahmad ibn Hanbal ha trasmesso che 'Atiyya ibn 'Urwa (r) riferì che il Messaggero di Allah (s) disse: "La col-lera viene da Shaytan e Shaytan fu creato dal fuoco. Il fuoco viene estinto per mezzo dell'acqua, così quando uno di voi è toccato dalla collera, che faccia wudu'".
Recitare 'Ayat al-Kursi' costituisce la migliore protezione che possieda il figlio di Adamo contro Shaytan.
A questo proposito, vi è l'hadith riportato da Muhammad ibn Sirin nel quale Abu Hurayra (r) disse: "Il Mes-saggero di Allah (s) mi affidò la difesa della Zakat del Ramadan. Poi qualcuno venne a trovarmi e prese al-cune manciate di cibo. Io lo acciuffai e gli dissi: 'Ora ti porto dal Messaggero di Allah (s)!…'."
L'hadith continua finché l'intruso dice: "…Quando andrai a letto, recita 'ayat al-kursi'. Allah (SWT) invierà un guardiano presso di te e nessuno shaytan si avvicinerà a te fino al mattino". Il Profeta (s) disse allora: "Ti ha detto la verità, benché sia di solito un grande bugiardo. Era Shaytan".
IL PENTIMENTO E LA DOMANDA DI PERDONO
Una delle azioni più potenti con le quali l'essere umano può opporsi efficacemente a Shaytan è quella di pentirsi senza indugio e di ritornare verso Allah (SWT) quando Shaytan gli fa smarrire la strada. Tale è il comportamento dei virtuosi servi di Allah (SWT):
In verità coloro che temono (Allah), quando li coglie una tentazione, Lo ricordano ed eccoli di nuovo lucidi.
(Corano VII. Al-A'raf, 201)
Al-Hakam e Ahmad ibn Hanbal riportano che il Messaggero di Allah (s) disse che Shaytan si rivolse al Si-gnore in questi termini: "Per la Tua Potenza , o Signore, io pervertirò i Tuoi servi finché le loro anime abite-ranno il loro corpo!".
Il Signore (SWT) allora rispose: "Per la Mia Potenza e la Mia Maestà , Io continuerò a perdonarli finché si pentiranno e torneranno a Me!".
La recitazione di questa Surah tiene gli shayatin lontani dal Musulmano e dalla sua casa. Il Messaggero di Allah (s) disse: "Non fate delle vostre case delle tombe. Shaytan non entra in una dimora all'interno della quale venga recitata 'Al-Baqara'.".
Ahmad ibn Hanbal riporta un hadith simile risalente a Suhayl, che lo sentì dire da suo padre, che lo sentì ripetere da Abu Hurayra (r): "Se il Musulmano ripete 100 volte NON VI E' DIVINITA' AL DI FUORI DI ALLAH, SENZA ASSOCIATI, A LUI IL REGNO E LA LODE , EGLI HA POTERE SU TUTTE LE COSE, questo gli procurerà numerosi benefici".
Ciò è reso chiaro dalle parole del Messaggero di Allah (s): "Se qualcuno dice: 'Non vi è altra divinità al di fuori di Allah, senza associati, a Lui il Regno e la Lode , Egli ha Potere su tutte le cose' 100 volte al giorno, avrà una ricompensa equivalente a quella proveniente dalla liberazione di 10 schiavi e 100 buone azioni sono iscritte per lui e 100 cattive gli vengono cancellate, ed è per lui una protezione contro Shaytan per quel giorno fino alla sera. Nessun essere umano potrà avere qualcosa di meglio, eccetto colui che avrà recitato per più volte ancora questa formula". Questo hadith si trova nei Sahihayn (Bukhari e Muslim).
EVITARE GLI ECCESSI
Tra le cose che eviteranno al Credente di cadere nella trappola di Shaytan vi è il fatto di evitare gli eccessi negli sguardi, nelle parole, nel cibo e nel frequentare la gente, perché è da queste quattro cose che Shaytan acquista un'influenza sul figlio di Adamo e ottiene da lui ciò che vuole.
Per ciò che concerne lo sguardo, il Messaggero di Allah (s) disse: "Non fate seguire uno sguardo da un altro sguardo. Il primo vi è concesso, ma non il secondo" (menzionato nel 'Musnad' di Ahmad ibn Hanbal).
In ciò che concerne l'eccesso di parole, il Profeta (s) disse: "Fa parte del bell'Islam di qualcuno il fatto di non immischiarsi in ciò che non lo riguarda" (riportato da Ahmad ibn Hanbal).
Luqman il Saggio era solito dire a suo figlio: "Figlio mio, quando gli intestini sono pieni, la riflessione si asso-pisce, la saggezza sparisce e le membra cessano l'adorazione".
Quanto alla socializzazione eccessiva, è una malattia cronica che attira il male. Quante assemblee e legami sono fonti di corruzione! Quanto spesso le riunioni seminano l'inimicizia! Quanto spesso seminano il rancore nel cuore, così a lungo che questo rancore rimane nel cuore e distrugge poco a poco le più solide intenzioni di realizzare delle buone azioni! Le frequentazioni eccessive sono una fonte di perdita per questo mondo e per l'Aldilà. Il servo di Allah (SWT) deve impegnarsi soltanto nei legami e nelle riunioni necessarie.
Una delle più solide fortezze che proteggono il Credente contro Shaytan, è il Sapere.
Il Messaggero di Allah (s) disse: "Un Sapiente è più duro per Shaytan che mille asceti" (trasmesso da Tirmi-dhi).
L'importanza del Sapere per il Credente nella sua lotta contro Shaytan è bene illustrata dalla storia seguente riportata da Ibn 'Abbas (r):
"Gli shayatin dicono a Iblis: 'Maestro, ci rallegriamo più per la morte di un Sapiente che per la morte di un semplice adoratore. Il Sapiente ci causa del male, ma il semplice adoratore no. Perché?'.
Iblis dice loro: 'Seguitemi'.
Vanno da un semplice adoratore e gli dicono che vogliono domandargli una cosa. Iblis chiede: 'Il tuo Signore può mettere questo mondo dentro un uovo?'.
L'adoratore risponde: 'Non lo so'.
Iblis dice allora: 'Non vedete che vi è della miscredenza nella sua risposta?'.
Vanno poi a casa di un Sapiente che discute coi suoi compagni e gli dicono: 'Vogliamo porti un quesito'.
Il Sapiente dice: 'Domandate!'.
Allora Iblis gli chiede: 'Il tuo Signore può mettere il mondo di quaggiù dentro un uovo?'
Egli risponde: 'Sì'.
Iblis dice: 'Come?'
Il Sapiente risponde:
Quando vuole una cosa, il Suo ordine consiste nel dire: "Sii" ed essa è.
(Corano XXXVI. Ya Sin, 82)
Iblis dice agli shayatin: 'Non vedete che il primo (il semplice adoratore) non ha alcuna influenza al di là di se stesso, mentre questo (il Sapiente) allontana molta gente da me?'."
RESTARE FERMAMENTE LEGATO ALLA COMUNITA' MUSULMANA
E' ben noto che Shaytan è accanto a coloro che si oppongono alla Comunità Musulmana (Ummah). E' per questo che il Musulmano deve restare attaccato a questa Comunità, così sarà allontanato dall'errore e dalle trappole di Shaytan.
Il Profeta (s) ha detto: "Chiunque di voi desideri il cuore del Paradiso deve restare attaccato alla Ummah. Shay-tan tiene compagnia ad una persona sola e si tiene a distanza da un gruppo" (Tirmidhi e Ahmad ibn Hanbal hanno riportato questo hadith. Tirmidhi ha detto che è un hadith sicuro).
Il Messaggero di Allah (s) ha detto anche: " La Mano di Allah (SWT) è sulla Ummah. Shaytan è colui che si oppone alla Ummah" (trasmesso da Ibn Sa'id).
Leggi anche:
Comments
Post a Comment